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L’ANPI REGGIANA: “LA STRAGE DI FIRENZE NON PUÒ ESSERE CONSIDERATA SOLTANTO OPERA DI UN MALATO DI MENTE...”

Di fronte all’atroce attentato razzista di Firenze, che ha visto l’uccisione a sangue freddo di due senegalesi e il ferimento di altri due che al momento risultano in gravi condizioni, non ci si può limitare a considerare tale luttuoso evento soltanto opera di un malato di mente, come comunque certamente era l’assassino subito dopo suicidatosi, Gianluca Cassieri, militante di Casa Pound del capoluogo toscano. Pure l’assassino neonazista che a Oslo compì una spaventosa strage uccidendo 77 persone, la maggior parte delle quali giovani socialisti a convegno, è stato giudicato malato di mente. Anche se a suo tempo il leghista Borghezio ebbe ad affermare che, fatta la tara dell’eccidio, le idee anti immigrati di Breivik, erano “buone, anzi ottime”.

Già all’epoca della strage di Oslo affermammo, e oggi a maggior ragione ripetiamo, che da tempo un fantasma si aggira per l’Europa, il fantasma del neonazismo, della supremazia della razza bianca.

C’è tutto un pullulare di agghiaccianti recuperi di teorie già viste e conosciute e dolorosamente sperimentate nei loro effetti, da Buchenwald ad Auschwitz.

Al rispuntare delle vecchie farneticazioni sul complotto giudaico, magari aggiornate in prospettive filo-islamiche (sentite nel giugno scorso anche qui a Reggio Emilia, in un Convegno svoltosi all’Astoria) si aggiungono ora quelle più “moderne” sulla minaccia di una islamizzazione dell’Europa. Teorie fra loro contraddittorie ma che insieme contribuiscono a formare un magmatico brodo di coltura da cui possono scaturire, in fasi di crisi economiche e politiche come quella attuale, azioni violente di ogni tipo.

Per questo richiamiamo tutti i soggetti aventi titolo ad occuparsi della salute pubblica del Paese, oltre che di quella mentale dei singoli, a non restare burocraticamente distaccati quando si segnalano i rischi dei rigurgiti neofascisti e neonazisti. Come è accaduto nei giorni scorsi a proposito della concessione di una sala pubblica per una iniziativa di Casa Pound nella nostra città.

A scanso di equivoci, usiamo in conclusione un piccolo sillogismo.

Quelli di Casa Pound non sono potenziali stragisti. Si dà però il caso preoccupante che chi compie azioni razzistiche, da Oslo a Firenze passando per tanti altri episodi per fortuna non altrettanto sanguinosi, si abbevera alle culture che Casa Pound ed altre consimili agenzie diffondono impunemente.

  21.12.11 09:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Comunicati, Antifascismo, Resistenza, Comitati Provinciali, Novità, Razzismo, Memoria, Solidarietà, Neofascismo, Democrazia, Cultura, Libertà
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