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LECCO, 15 DICEMBRE 2011 “IL FUNERALE DI PIO GALLI”

LECCO, 15 DICEMBRE 2011 “IL FUNERALE DI PIO GALLI”

Sono stati celebrati giovedì 15 dicembre 2011 a Lecco - nel piazzale antistante la sede sindacale - i funerali di Pio Galli, segretario generale della Fiom dal 1977 all’85, morto lunedì a 85 anni.
Alle esequie, oltre a Susanna Camusso (segretario generale Cgil), hanno partecipato Maurizio Landini (segretario generale della Fiom), Ottaviano Del Turco che fu segretario aggiunto nella Fiom guidata da Pio Galli, e altri dirigenti sindacali tra cui Antonio Pizzinato già segretario generale Cgil.
Landini ha ricordato l’attualità dell’azione e del messaggio di Pio Galli e ha annunciato che la Fiom promuoverà la nascita di un progetto per ricordarne la figura.
Virginio Brivio, Sindaco di Lecco, ha citato il primo articolo della nostra Costituzione per ricordare la figura e l’attività del grande sindacalista.

Riportiamo: foto e video dei funerali di Pio Galli e una lettera del sig. Antonio Di Giovanni riportati da “la provincia di lecco” Galleria foto
http://www.laprovinciadilecco.it/galleries/Foto/6488/1/
http://www.laprovinciadilecco.it/galleries/Foto/6469/1/#top_galleries
video
http://www.laprovinciadilecco.it/videos/Video/15699/

lettera
MI INCHINO ALL’ESEMPIO DI PIO GALLI
Cara Provincia
ho seguito giovedì la cerimonia per Pio Galli, l’indimenticato segretario generale della Fiom, lecchese e partigiano, uomo scolpito nel granito come molti della sua generazione, protagonista della lotta partigiana e di quella operaia del dopoguerra, dopo l’esperienza come lavoratore al Caleotto, dove si battè per garantire una migliore qualità di vita agli operai.
Con lui termina un’epoca fatta di ideali e di conquiste, di sobrietà morale e di dedizione alla causa - tutte cose lontane milioni di chilometri dal modo di essere dei nostri politici - un tempo in cui il lavoro era ancora un valore da tutelare e la famiglia il pilastro di una società in divenire.
Mi ha commosso vedere alla cerimonia, scarna e vuota di retorica come sarebbe piaciuta a lui, i volti segnati di molti operai, che assieme a lui condivisero le battaglie per il comparto metalmeccanico, il più duro e difficile, lo seguirono poi nelle bollenti vicende legate alla “Marcia dei quarantamila” della Fiat scesi in piazza per protestare contro i picchetti ai cancelli, e poi a Lecco, una volta eletto nel consiglio regionale.
Un addio colmo di rimpianto e gratitudine per un uomo che ha donato la vita per la democrazia e la speranza di un futuro migliore.

Antonio Di Giovanni
Lecco

Caro Di Giovanni,
Pio Galli è stato uno dei simboli più limpidi dell’operaismo italiano, nei tempi eroici del sindacato, dei Lama, Storti, Vanni e Carniti, gente venuta dalla Resistenza e capace di discutere alla pari al tavolo delle trattative con i grandi capitalisti come Agnelli o Pirelli. Galli era figlio di una famiglia operaia e nella forza pulita del lavoro e della solidarietà aveva imparato a credere fin da giovanissimo. Le lacrime di tanti operai, ma anche della gente comune, sono il miglior regalo che si potesse fare a un uomo austero ma passionale, simbolo di un’Italia più povera ma più vera che non abbiamo ancora dimenticato.

Vittorio Colombo
v.colombo@laprovincia
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  17.12.11 09:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Antifascismo, Resistenza, Comitati Provinciali, Novità, Memoria, Scioperi Marzo 1943-44, Lavoro, Commemorazioni
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