Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi dopo aver minimizzato, ha deciso di intervenire sul “caso” di Mario Vattani, Console italiano ad Osaka (Giappone). Il responsabile della Farnesina dopo un comunicato in cui definiva il comportamento di Vattani un fatto di costume, ha deciso invece di deferirlo alla commisione disciplinare del Ministero per la sua partecipazione ad un gruppo musicale nazi-rock.

In un video, uscito in questi giorni, lo si vede fare il “saluto romano” e sventolare la bandiera fascista durante un raduno organizzato da CasaPound, e grazie ad un articolo comparso ieri sul quotidiano “l’Unità” si è scoperta la “doppia vita” del funzionario.

Vattani, oltre al suo lavoro di Console, si diletta di musica come leader del gruppo di ispirazione Nazifascista “Sotto fascia semplice”. Alcuni loro hit sono tutte un programma:
“Crociato” e “Filo Spinato“. Inoltre si esibiva anche con gli “Zeta Zero Alfa” di Gianluca Iannone.
Classe 1966, “Katanga” (così è conosciuto negli ambienti dell’estrema destra) già in giovane età aderisce al “Fronte della Gioventù". Figlio di Umberto Vattani, due volte Segretario Generale del Ministero degli Esteri, inizia la carriera diplomatica nel 1991. È a capo dell’ufficio economico commerciale all’ambasciata di Tokyo, poi diventa Console italiano al Cairo. È al fianco di Gianni Alemanno come suo consigliere diplomatico durante le cariche di Ministro delle Politiche Agricole e di sindaco di Roma.

Ora è da vedere quali saranno le conclusioni di questa inchiesta interna della Farnesina.
L’ANPI Nazionale in un comunicato stampa ha chiesto la rimozione di Vattani, così come l’associazione Libertà e Giustizia. Il Partito Democratico ha fatto un’interrogazione parlamentare al Ministro.

di seguito le dichiarazioni di Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI
“Le ridicole, “nere” esibizioni notturne di Mario Vattani, console italiano in Giappone, non possono non preoccuparci in quanto rivelatrici di un clima di “nostalgismo fascista” che è penetrato fin dentro le istituzioni". Inizia così una dichiarazione di Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi, a commento del caso del diplomatico italiano in Giappone che non faceva mistero delle sue nostalgie neofasciste.
“L’Anpi - sottolinea ancora Smuraglia - nel richiamare tutte le coscienze sensibili e responsabili ad una vigilanza attiva, non cesserà di condannare fermamente ogni gesto o azione che faccia riferimento a quel momento cupo e criminale della vita del Paese che fu il fascismo, già condannato dalla storia e fuori da ogni consesso che si dica civile e democratico".