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NAZISMO: MORTO BOIA DI SOBIBOR

NAZISMO: MORTO BOIA DI SOBIBOR

BERLINO - E’ morto in Germania, a Rosenheim, John Demjanjuk, una ex guardia carceraria di un campo di sterminio nazista, conosciuto come il boia di Sobibor, in Polonia. Aveva 91 anni.
Ne ha dato notizia l’emittente radiofonica Bayerischen Rundfunk. La morte e’ stata confermata dalla polizia locale.
Di origine ucraina, Demjanjuk era stato condannato a cinque anni di carcere nel 2011 dal tribunale di Monaco di Baviera, con l’accusa di aver partecipato all’eccidio di 27.900 ebrei nel campo di sterminio di Sobibior, in Polonia, durante la seconda guerra mondiale. L’arresto fu pero’ poi revocato a causa dell’eta’ avanzata di uno degli ultimi criminali nazisti ancora in vita.
Il processo duro’ 18 mesi e fu possibile solo dopo una difficile trattativa condotta dalla Germania per ottenere la sua estradizione dagli Usa, dove aveva vissuto circa cinquant’anni

CHI ERA JOHN DEMJANJUK, BOIA DI 28 MILA EBREI
Morto uno degli ultimi criminali nazisti ancora in vita

BERLINO - Era uno degli ultimi criminali nazisti ancora in vita. John Demjanjuk, noto come il ‘boia di Sobibor’, è morto in una casa di riposo di Rosenheim, in Baviera. Demjanjuk era stato condannato nel 2011 dal Tribunale di Monaco di Baviera ad una pena di 5 anni, con l’accusa di aver partecipato all’eccidio di 27.900 ebrei, in un campo nazista polacco dove lavorava come carceriere. Le sue condizioni di salute e l’età avanzata hanno portato però alla revoca dell’arresto.
Originario dell’Ucraina, l’ex carceriere nazista ha vissuto per oltre cinquanta anni negli Stati Uniti. E la Germania, per processarlo, ha dovuto affrontare una lunga e difficile trattativa ottenendone l’estradizione nel 2009, dopo una serie di colpi di scena. Al processo l’uomo ha taciuto di fronte alle accuse. Dopo diciotto mesi, il giudice ha stabilito che Demjanjuk era responsabile dell’eccidio di circa 28.000 ebrei nel campo di Sobibor, avvenuto nel 1943 quando era carceriere nel campo di sterminio polacco. Demjanjuk è stato inoltre identificato (ma sono sempre mancate le conferme definitiva) nel carceriere di Treblinka, ‘Ivan il terribile’, forse il più sanguinario tra i ‘macellai’ dei campi di sterminio nazisti. Dopo la guerra Demjanjuk si è spacciato per profugo oltrechè vittima del nazismo, e nel 1952 è riuscito a emigrare con la famiglia negli Usa, ottenendo la nazionalità (poi revocata al momento della sua estradizione).
Il suo passato nazista è rimasto sconosciuto a lungo, nonostante sul passaporto si potesse leggere Sobibor fra i luoghi in cui aveva soggiornato. Negli Usa il criminale nazista ha cambiato nome, diventando ‘John’, e iniziando a lavorare come meccanico. Decenni dopo è emerso il sospetto che si trattasse di ‘Ivan il terribile’: nel 1986 è stato consegnato a Israele e poi condannato nel 1988 per la partecipazione all’eccidio di 800 mila persone a Treblinka. I Dubbi emersi successivamente sulla sua identità hanno poi convinto i giudici a rimetterlo in libertà: e così John Demjanjuk è tornato negli Usa, in Ohio. Il caso è stato poi riaperto e questo spiega il perchè del recente processo in Germania.
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  17.03.12 09:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Novità, Memoria, Nazismo, Pubblicazioni, Cultura
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