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BRESSANA BOTTARONE, IL PARTIGIANO “RINO” CI HA LASCIATO

BRESSANA BOTTARONE, IL PARTIGIANO “RINO” CI HA LASCIATO

Forse morte migliore non avrebbe saputo augurarsi. Il partigiano “Rino” se n’è andato novantenne sabato sera, rievocando se stesso alla presentazione di Storia di Tundra, il libro di Mino Milani, nella sala consiliare di Bressana Bottarone, il suo paese, ricordando fra l’altro lo scoppio della bomba anticarro che, il 19 ottobre 1944, tra Lirio e Rocca de’ Giorgi, aveva provocato tre morti e 14 feriti tra i partigiani della brigata “Tundra”. Colpito gravemente lo stesso comandante: «Tra i feriti c’era anche mio zio; sono giunto sul posto subito dopo lo scoppio, l’ho caricato in auto e portato a Varzi – zona nostra – in ospedale». A bassa voce, col sindaco di Bressana Davide Rovati stavamo plaudendo la lucida puntualità del suo racconto. Lo abbiamo visto prima sbiancare poi accasciarsi, così come racconta Paolo Fizzarotti sull’edizione odierna della “Provincia Pavese”, di seguito ripresa insieme a un breve video della serata, di Pierino Sacchi. In sala c’erano quattro medici, ma ogni tentativo di rianimarlo è risultato vano. Dopo l’8 settembre 1943 Rino Vigo (“Rino” era anche il suo nome di battaglia) era salito in montagna per unirsi alla banda del “Greco” (Andrea Spanoyannis, un ex prigioniero di guerra) e infine a combattere tra i garibaldini della divisione “Gramsci”. Vigo era anche presidente onorario dell’Anpi provinciale. Un affettuoso abbraccio e un tenero saluto, compagno Rino. (G. G.)

Aveva appena finito di rievocare i tempi eroici della sua giovinezza, quando faceva il partigiano. Attorno a lui c’erano gli amici di sempre, gli storici, gli amministratori comunali, i vertici dell’Anpi. All’improvviso ha detto «Mi gira la testa, non mi sento bene». Poi si è accasciato ed è caduto dalla sedia. Rino Vigo aveva 90 anni (era nato il 9 maggio del 1922 a Bressana) ed era l’ultimo partigiano di Bressana: è morto ieri pomeriggio al pronto soccorso di Voghera, inutili tutti i tentativi di rianimarlo. La sua scomparsa ha gettato nella costernazione tutta la comunità di Bressana.

Il suo nome di battaglia, da partigiano, era «Rino», in dialetto era «Rino dla Barsana». La tragedia si è consumata in pochi minuti nella sala consiliare del Comune di Bressana, in piazza Marconi. Ieri la sala ospitava la presentazione di Storia di Tundra, l’ultimo libro di Mino Milani. Oltre allo scrittore, erano presenti il sindaco Davide Rovati; Valeria Bevilacqua, del direttivo provinciale dell’Anpi; Giovanni Giovannetti, editore del libro, e appunto Rino Vigo, come testimone dell’epoca.

«La conferenza era iniziata da poco meno di un’ora – afferma Umberto Montagna, segretario del circolo Pd di Bressana – Avevano parlato il sindaco, Giovannetti e la Bevilacqua. Poi aveva preso la parola Mino Milani, che si era rivolto proprio a Rino. “Quando lei era in montagna, con i partigiani – ha detto lo scrittore – io e gli altri studenti pensavamo a voi, e avremmo voluto seguirvi”. Poi a prendere la parola era stato lo stesso Rino». L’anziano partigiano, che da qualche tempo era in precarie condizioni di salute, parla al microfono rimanendo seduto al suo posto. Racconta di come aveva conosciuto la brigata di Tundra, rievoca i mesi trascorsi in montagna con i partigiani. Parla in tutto per una decina di minuti. Poi passa il microfono ancora a Milani: pochi minuti dopo sbianca in volto e perde i sensi. Per una coincidenza, in sala ci sono diversi medici: il sindaco Davide Rovati; il traumatologo dell’ospedale di Voghera, Carlo Mangiarotti; l’assessore Fabio Milanesi, primario di nefrologia a Voghera. Milanesi ha in macchina un respiratore; Rovati ha un defibrillatore: agiscono subito, mentre arriva il 118. L’automedica prosegue le pratiche di rianimazione, ma il cuore dell’anziano non risponde. L’ambulanza lo porta al pronto soccorso dell’ospedale di Voghera, dove alle 18 viene constatato il decesso.

«Sono distrutto – afferma Giampiero Miracca, ex ferroviere e attuale presidente dell’Anpi di Bressana – Conoscevo Rino da moltissimi anni. Era stato presidente dell’Anpi di Bressana fino a due mesi fa, quando avevo preso il suo posto. Oggi era presidente provinciale onorario dell’Anpi: era conosciutissimo in tutto l’Oltrepo. L’emozione di ricordare quegli anni, purtroppo, gli è stata fatale». Rino Vigo lascia la figlia Emi, che abita a Gropello.

I funerali si terranno lunedì 19 novembre 2012, alle ore 15, presso la chiesa di Bressana Bottarone.

Articolo pubblicato dal sito web “direfarebaciare sconfinamento.wordpress.com” in data 18 Novembre 2012

  19.11.12 14:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Antifascismo, Resistenza, Comitati Provinciali, Sezioni, Novità, Memoria, Cultura
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