Milano 24 aprile 2014, Franco Colzani - partigiano, già presidente della sezione Anpi Gallaratese ci ha lasciato.

Esprimo a nome dell’ANPI Provinciale di Milano il mio profondo dolore per la scomparsa di Franco Colzani, partigiano, per anni Presidente della Sezione Gallaratese dell’ANPI.

Di lui abbiamo potuto apprezzare le sue capacità e il suo costante impegno che non è venuto mai meno neppure negli anni della sua malattia.

Alla moglie, ai famigliari, ai compagni della Sezione Gallaratese un affettuoso abbraccio.

Roberto Cenati - Presidente ANPI Provinciale di Milano

Lunedì 28 Aprile 2014 a partire dalle ore 12,00 in via Giorgi 13, presso la Cooperativa Vittoria verrà allestita la Camera ardente per dare l’estremo saluto al caro compagno FRANCO COLZANI che ci ha lasciato proprio alla vigilia del 25 Aprile. Seguiranno i commossi interventi e ricordi dell’ANPI e di chi ha avuto modo di apprezzare  il suo costante e prezioso impegno per la nostra Associazione, per i valori dell’antifascismo e della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.

Di seguito alcuni attimi di Franco Colzani

con Moni Ovadia

http://archiviostorico.corriere.it/2008/aprile/25/aprile_storia_tre_partigiani_uccisi_co_7_080425012.shtml

Franco Colzani: il partigiano, il benemerito 2011  - http://www.ecopolis.coop/Magazine/Cooperazione/Franco_Colzani_Il_Partigiano_Il_Benemerito_2011.kl

Quando è stato chiamato sul palco, Franco Colzani era così visibilmente commosso da suscitare il grande e spontaneo applauso che i soci in piedi gli hanno tributato.

Quest’anno è andata a lui la benemerenza annuale di Ecopolis, ad un socio che con la sua vita ha testimoniato i valori di impegno democratico e di solidarietà che stanno alla base dell’azione cooperativa.
Franco Colzani è il presidente della Sezione ANPI Gallaratese-Trenno-Lampugnano e coordinatore  dell’Associazione per la Zona 8 di Milano.
Nello scritto che ha affidato alla lettura di Roberto Franzinelli si ritrova la passione che dall’inizio del secolo scorso ha animato i primi cooperatori e quelli delle generazioni seguenti: “Bisogna ricordare in ogni occasione ciò che è stato il nostro passato - dice Colzani - La storia che ci è stata consegnata è una storia di sacrifici e a volte anche di lutti, perché tante persone, amici, compagni sono morte per ridarci quelle regole, quelle condizioni e quella libertà che permette l’esercizio delle stesse.
L’anno in corso è quello del 150° dell’Unità d’Italia, un motivo in più quindi per ricreare ovunque incontri e dialoghi con la gente". E conclude con un’esortazione rivolta a tutti: “essere sempre noi stessi, non perdendo mai di vista cosa significa essere soci amanti della società civile e democratica e ricordando sempre che chi non ha memoria non ha futuro".