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Sondrio: Partecipato confronto ed analisi della Resistenza in Valtellina

Martedì 18 novembre 2008 alla Sala Vitali di Sondrio, l’ANPI e l’Istituto Sondriese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, hanno presentato al pubblico la riedizione del libro “La Resistenza più lunga” di Marco Fini e Franco Giannantoni, dopo 24 anni dalla prima edizione.

Nell’introdurre i lavori, in una sala gremita in ogni ordine di posti, il coordinatore delle serata, Sergio Caivano, consigliere nazionale ANPI, ha ricordato come il libro sia il più completo sulla Resistenza in Valtellina, ed ha salutato i numerosi partigiani presenti, molti col tradizionale fazzoletto tricolore al collo, guidati dal Presidente provinciale Rinaldi, dal vice Presidente Lorenzi e dal Presidente Onorario Marelli, ai tempi il comandante “Tom".
Ha così preso inizio la serata, alla presenza del Prefetto di Sondrio, dott.ssa Chiara Marolla, del Sindaco della città Alcide Molteni e di altre autorità.
Il primo intervento è stato, ovviamente, quello dell’autore Franco Giannantoni, che ha ribadito la sua tesi centrale, e cioè che vi furono due Resistenze: una in bassa Valle, fortemente connotata dal punto di vista politico-ideologica della sinistra di allora,che condusse una lotta dura, aspra, senza quartiere; l’altra, in Media ed Alta Valle, limitata nella sua azione dalla necessità di salvaguardare gli impianti idroelettrici, importanti per tutta la regione e politicamente orientata verso l’azionismo di G.L. o il moderatismo di matrice cattolico-democratica.
Antonio Pizzinato, Presidente Regionale ANPI, intervenendo successivamente, ha ricordato come gli scioperi alla Pirelli, alla Breda ed alla Falck già sul finire del ’43, abbiano fornito una forte carica antifascista al movimento operaio che spingerà successivamente ad aderire alla Resistenza, in parte anche nella Bassa Valtellina per il rapporto tra gli stabilimenti(ed i lavoratori) del Nord-Milano e le Centrali elettriche della Valtellina (a partire da quella della Falck).
Pizzinato ha poi ribadito lo stretto nesso tra Resistenza e Carta Costituzionale, dalla quale sono derivati una serie di nuovi diritti fondamentali per i cittadini.
Francesco Guicciardi, Presidente della fondazione Creval, ha sottolineato l’importanza dei valori alti che la Resistenza ci ha trasmesso, di libertà, di democrazia e di giustizia, che sono valori universali da trasmettere alle nuove generazioni. Massimo Dei Cas, docente, ha sottolineato l’importanza delle testimonianze rilasciate dai partigiani valtellinesi e da lui raccolte in appositi dischi. Ha chiuso i lavori Bianca Ceresara Declich, Presidente dell’ISSREC, che ha tenuto a sottolineare come, al di là delle diverse ideologie e strategie allora esistenti, dovute anche a fattori oggettivi interni ed esterni al movimento partigiano, alla fin fine abbia prevalso, su tutto, un obiettivo assolutamente prioritario : la cacciata dei nazifascisti e la conquista della libertà.

ANPI SONDRIO

  18.11.08 09:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Attività in Lombardia, Resistenza
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