GIANFRANCO MARIS CI HA LASCIATO
La Camera Ardente è aperta dalle ore 9,30 di lunedì 17 agosto presso la Casa della Memoria, Via Confalonieri, 14 Milano. Le orazioni funebri si svolgeranno nella stessa mattinata (ore 11,30).
Si è spento a Milano il compagno Gianfranco Maris
Il compagno Gianfranco Maris, presidente dell’ANED e della Fondazione Memoria della Deportazione, ex deportato nei campi di Fossoli, Bolzano, Mauthausen e Gusen, si è spento questa mattina alle 9,51 nella sua casa di Milano, all’età di 94 anni.
Con la sua scomparsa l’ANED perde la sua bandiera, il suo insostituibile punto di riferimento degli ultimi cinquant’anni.
Nel momento del cordoglio e del lutto ci stringiamo alla moglie Rosella, ai figli Floriana e Gianluca e ai familiari tutti in un grande abbraccio. Comunicheremo appena sarà possibile data e modalità dei funerali.
La presidenza dell’ANED
Milano, 14 agosto 2015
La scomparsa di Gianfranco Maris
14 agosto 2015
Gianfranco Maris, presidente dell’ANED e della Fondazione Memoria della Deportazione, ex deportato nei campi di Fossoli, Bolzano, Mauthausen e Gusen, si è spento questa mattina, 14 agosto, nella sua casa di Milano, all’età di 94 anni.
La presidenza e la segreteria nazionale dell’Anpi hanno diffuso il seguente messaggio di cordoglio:
“Con profonda commozione e dolore salutiamo Gianfranco Maris, Presidente dell’Aned, già vice Presidente nazionale dell’Anpi e attualmente componente della sua Presidenza onoraria. Comandante di una delle prime bande partigiane che si sono costituite in Val Brembana, nel gennaio del 1944 è arrestato, per delazione, alla stazione di Lecco. Comincia così una drammatica trafila tra il carcere di Lecco, le celle delle SS di Bergamo, quelle del carcere di S. Agata, per finire a San Vittore. Il 27 aprile è avviato al campo di concentramento di Fossoli. Alla fine di luglio il trasporto verso il campo di Bolzano è il preludio della deportazione: il 5 agosto nel lager di Mauthausen, e poi in quello di Gusen. Il 5 maggio 1945 sarà liberato. Rientrato in Italia a bordo di un’autolettiga di un comando militare italiano, Maris, superato il trauma, si laurea in Legge. Eserciterà la professione di avvocato a Milano, sempre in prima fila nella difesa dei valori della Resistenza e nel ricordo attivo del periodo della deportazione. Senatore per due legislature, è stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Ricordiamo, e ricorderemo sempre, un galantuomo della memoria, un rappresentante autentico, intelligente e appassionato dell’Italia migliore, democratica e antifascista".
Il messaggio di Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI:
“Dall’estero, dove mi trovo, ho appreso la dolorosissima notizia che mi colpisce particolarmente per il lungo sodalizio nella politica attiva e per la personale, lunga amicizia. Con la Segreteria Nazionale dell’ANPI ho manifestato il nostro cordoglio riservandomi di ricordare degnamente Gianfranco nella prima seduta del Comitato Nazionale dell’Associazione. Alla famiglia e a tutti i compagni di Milano, esprimo le mie sentite e affettuose condoglianze e la più sincera partecipazione al comune dolore".
Il cordoglio dell’ANPI provinciale di Milano
E’ con immenso dolore che apprendiamo la scomparsa di Gianfranco Maris, Presidente Nazionale dell’ANED, membro della Presidenza Onoraria dell’ANPI Nazionale, dell’ANPI Provinciale di Milano e Presidente della Fondazione Memoria della Deportazione.
Con Maris perdiamo un fondamentale punto di riferimento per tutti noi, per gli antifascisti, per i milanesi e non solo.
Ai figli Floriana e Gianluca, ai parenti, all’ANED tutta, un affettuoso abbraccio.
Roberto Cenati Presidente ANPI Provinciale di Nilano
Gianfranco Maris nasce a Milano il 24 gennaio 1921. Il 10 giugno del ‘41, primo anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, aveva ricevuto la nomina a sottotenente ed era stato subito spedito in Grecia. Dalla Grecia è spostato in Slovenia e in Croazia dove lo coglie, l’8 settembre 1943, l’annuncio dell’armistizio. Riesce a tornare in Italia e diventa così capo di una delle prime bande partigiane che si sono costituite in Val Brembana. Quando, nel gennaio del ‘44, riceve l’ordine di portarsi a Milano per poi, di lì, raggiungere la Valtellina, Maris è arrestato, per delazione, alla stazione di Lecco. Comincia così la drammatica trafila tra il carcere di Lecco, le celle delle SS di Bergamo, quelle della GNR, quelle del carcere di S. Agata, quelle del carcere di San Vittore. Da Milano Maris il 27 aprile 1944 è avviato al campo di polizia e di transito di Fossoli. Alla fine del luglio 1944 il trasporto verso il campo di Bolzano è il preludio della deportazione, il 5 agosto, nel lager di Mauthausen, e poi in quello di Gusen, dove Gianfranco riuscirà a sopravvivere alle privazioni e alle violenze. Il 5 maggio 1945 sarà liberato dai soldati americani. Rientrato in Italia a bordo di un’autolettiga di un comando militare italiano, Maris, superato il trauma, riprende gli studi e si laurea in Legge. Eserciterà la professione a Milano, sempre in prima fila nella difesa dei valori della Resistenza, della Costituzione, dell’antifascismo e nel ricordo del periodo tragico della deportazione e del nazifascismo. Senatore comunista per diverse legislature, è stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Presidente nazionale dell’ANED, membro della Presidenza onoraria dell’ANPI Nazionale e dell’ANPI Provinciale di Milano, Maris era Presidente della Fondazione Memoria della Deportazione.
L’ANPI di Lombardia esprime profonda partecipazione al cordoglio dei famigliari, dell’ANED, di tutti i democratici italiani per la scomparsa di Gianfranco Maris, presidente nazionale dell’Aned e prezioso punto di riferimento nella scelta antifascista, nella lotta per la difesa e l’attuazione della Costituzione, nel contrasto al razzismo, alla xenofobia, ad ogni forma di ingiustizia e di inciviltà. Le sue scelte di vita sono e saranno le nostre.
Tullio Montagna - Presidente ANPI Regionale Lombardia