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GINETTO SCHIAVI CI HA LASCIATO

GINETTO SCHIAVI CI HA LASCIATO

LA NOSTRA STORIA NON SE NE VA ciao Ginetto partigiano della Volante della Brigata Crespi.

Nel breve scritto di Carlo Schiavi ( Anpi val di Nizza ) il ricordo “a caldo” di Ginetto Schiavi ….che nasce a Val di Nizza nel 1921, e, all’otto settembre, soldato del regio esercito sulle Alpi del Cuneese, scampato alla deportazione in Germania, riesce a tornare nella sua valle, a casa.
Ma non per nascondersi.
La Val di Nizza è anzi il luogo che lo vede compiere una scelta che impegna la vita: tra i primissimi ribelli, Ginetto è il primo della sua valle a farsi partigiano.
Nel marzo 1944 entrerà infatti nella banda “Piccoli", dove, il 10 maggio, con l’aiuto di un altro giovane, fingendo di volersi arruolare nella famigerata repubblica di Salò, riuscirà ad introdursi nella caserma di Pecorara e a disarmare quindici tra carabinieri e militi della brigata nera, procurando così alla “Piccoli” le prime armi necessarie a contrattaccare e a resistere.
Gli saranno accanto, poi, il fratello Lino e i Rossi con i quali a Zavattarello, formerà la Volante della Brigata garibaldina Crespi, il raggruppamento dei coraggiosi che, scendendo sulla via Emilia, esercitavano azioni intese alla cattura dei soldati dell’esercito tedesco occupante da “scambiare” per liberare altri partigiani o antifascisti. 
“Se c’è il coraggio” diceva sempre Schiavi “si va sulla via Emilia", si scende fino alla pianura anche per procurare da mangiare per chi, in alta collina, resiste.
Nel marzo del 1945, dopo l’arrivo del capitano Bill e del telegrafista gallese, la Volante verrà prescelta per far parte della missione inglese che trasmette informazioni ai resistenti sulla ritirata nazifascista.
Dopo la Liberazione, Ginetto non cercherà meriti, ma, con molta modestia, si dedicherà al suo lavoro di insegnante alle scuole medie. 
Molti di noi l’hanno incontrato il 24 aprile di quest’anno al Castello di Oramala nel corso dell’iniziativa della “sua” Anpi: “aspettando la liberazione", quando tra giovani e meno giovani “l’eroe di Pecorara” ha raccontato ancora della sua scelta e delle sue imprese di “ragazzo normale".
Lo saluteremo con le nostre bandiere venerdì 23 settembre 2016  ore 15,00 alla chiesa di Sant’Albano a Val di Nizza.

Mentre ringraziamo Carlo Schiavi che ci ha fornito “a caldo” il ricordo di Ginetto, segnaliamo anche che nel testo “Parlano ancora, testimonianze della Resistenza nell’Oltrepò Pavese e nella Val di Nizza” sono presenti diversi passaggi della storia del partigiano cui oggi rendiamo l’ultimo abbraccio con indimenticato affetto.

 

 

  23.09.16 13:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Attività in Lombardia, Comunicati, Antifascismo, Resistenza, Resistenza, Novità, Memoria, Commemorazioni, Cultura
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