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“L’OPERAIO, L’ANTIFASCISTA, L’ASSESSORE. DOPO 10 ANNI RICORDIAMO CARLO TALAMUCCI”

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - Sezione 340 Martiri - Sesto San Giovanni, domenica 15 Aprile 2018, ore 15,30 Spazio Contemporaneo, Sala TALAMUCCI Via Dante 6 - Sesto San Giovanni, in un incontro con la cittadinanza ricorda, nel decennale della sua morte e alla vigilia di un altro 25 aprile, “L’operaio, l’antifascista, l’assessore” Carlo Talamucci”

Intervengono:

·         Giorgio Oldrini

·         Milena Bracesco

·         Monica Chittò

·         Mari Pagani

Coordina: Olga Talamucci

 

Carlo TALAMUCCI nasce a Fabriano nel 1920; all’età di 17 anni si trasferisce a Sesto San Giovanni con la famiglia.

Lavora come tracciatore alla Breda Aeronautica.

Antifascista, dal 1938 milita nell’organizzazione di fabbrica, è responsabile delle cellule del PCI in fabbrica. Viene arrestato nel novembre del 1940 e portato al carcere di S. Vittore per un breve periodo. Alla caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, organizza il primo movimento sindacale della Breda. L’8 settembre costituisce una squadra gappista e inizia l’attività clandestina contro il rinato movimento fascista della Repubblica sociale italiana a Sesto San Giovanni, con il recupero di armi e i sabotaggi.

Costretto a lasciare la fabbrica e la città perché ricercato, dopo l’assalto alla Casa del Fascio di Sesto, raggiunge l’organizzazione partigiana delle Marche e organizza un gruppo di gappisti nella zona di Senigallia, con una radio che trasmette i movimenti delle truppe tedesche a Brindisi, al comando delle SSO americane, sino alla successiva liberazione di Ancona.

Dopo la liberazione dell’Italia centrale tutte le forze partigiane si arruolano nelle quattro divisioni italiane al seguito dell’ottava armata del generale Alexander. Terminata la guerra, ritorna alla Breda, che nel frattempo è stata distrutta da un bombardamento inglese. Dopo anni di lotta interna per la salvezza della produzione di un aereo commerciale, progettato dall’ingegner Zappata e boicottato dagli americani, con la chiusura della fabbrica e con molti operai emigrati in Svizzera e in altri Stati europei, Talamucci è chiamato a formare la Commissione culturale della Federazione comunista milanese insieme a Rossana Rossanda e a Raffaellino

De Grada. Nel 1950 viene eletto in Consiglio comunale nella lista del PCI.

Successivamente nella giunta comunale di Sesto, guidata dal Sindaco Abramo Oldrini, ricopre ’incarico di assessore alla cultura.

Durante il suo mandato, invita a Sesto grandi poeti come Salvatore Quasimodo, organizzando anche una serie di iniziative in campo teatrale, tra le quali la messa in scena di un’opera americana contro la guerra, dal titolo “Seppellire i morti” di Irving Shaw. Con Pietro Lincoln Cadioli fonda la Biblioteca Civica e le scuole Civiche. Diventa vicepresidente dell’ANPI con Ceda Presidente e, assieme ad altri deportati e Partigiani, si è impegnato come testimone della Resistenza durante molti incontri con gli studenti delle scuole di Sesto San Giovanni, di Monza e di altre città del territorio.

Organizza letture poetiche e teatrali con attori professionisti e con giovani studenti.

Ci ha lasciato nel mese di dicembre del 2007.

A suo nome, 10 anni fa, l’assessorato alla cultura ha intitolato lo Spazio Contemporaneo.

Nel decennale della sua morte e alla vigilia di un altro 25 aprile facciamo rivivere la sua figura nella Sesto del 2018.

 

  15.04.18 13:30:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Attività in Lombardia, Commenti e dibattiti, Iniziative, 25 Aprile, Antifascismo, Resistenza, Sezioni, Novità, Memoria, Testimonianze, Anniversari, Cultura
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