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76° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DEI 67 MARTIRI DI FOSSOLI

Il 12 luglio 1944, 67 internati politici, prelevati dal vicino Campo di concentramento di Fossoli furono trucidati dalle SS naziste all’interno del poligono di tiro di Cibeno.

Le vittime provenivano da 27 diverse province italiane, avevano diversa estrazione sociale e rappresentavano le varie anime antifasciste dell’epoca.

 

L'Amministrazione comunale di Lecco partecipa alla cerimonia commemorativa dei 67 martiri del 1944, a Carpi (MO) domenica 12 luglio 2020.

Sarà presente la Vicepresidente del Consiglio comunale Agnese Massaro, con una delegazione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) - Comitato provinciale di Lecco, accompagnati dall'Agente di Polizia locale Marco Combi con il Gonfalone cittadino e con il supporto dell'operatore Marco Coppes.

 

Programma della cerimonia a Carpi - Ex campo di concentramento di Fossoli
ore 9.30  Ritrovo autorità
ore 9.45  Riti religiosi
ore 10     Saluto istituzionale del sindaco di Carpi Alberto Bellelli
               Intervento del presidente della Fondazione Campo Fossoli Pierluigi Castagnetti

A seguire intervento dell'On. Emanuele Fiano, parlamentare.

La cerimonia sarà accompagnata dal Maestro di Tromba della Banda Città di Carpi.

 

Diretta Facebook
Per consentire la partecipazione alla cerimonia anche a distanza, la Fondazione Fossoli organizza una diretta Facebook, dalle ore 9.30 del 12 luglio.

il filmato della manifestazionehttps://www.facebook.com/fondazionefossoli/videos/720021468762032 

 

Il 12 luglio 1944, al Poligono di tiro del Cibeno, furono fucilati dalle SS, sessantasette partigiani e antifascisti, deportati e rinchiusi nel campo di concentramento di Fossoli.
Un primo dato che balza in evidenza è che la scelta dei 67 non fu casuale, ma fu fatta per colpire tutti gli schieramenti politici, tutte le età, tutte le condizioni sociali, con la volontà precisa di eliminare personalità importanti della Resistenza italiana.
Otto di loro erano brianzoli, 19 erano nati o residenti a Milano. Trentanove erano residenti in Lombardia, una decina provenivano dall'Emilia Romagna, altri dalla Liguria, dal Piemonte, dal Veneto, dalla Toscana, dalle Marche, dalla Campania e persino dalla Slovenia.
I caduti monzesi erano i precursori di quelle che sarebbero diventate le Brigate Matteotti; analogamente dalle fila da cui provenivano i quattro lecchesi sarebbero poi sorte le Brigate Garibaldi.
Fra gli scioperanti delle grandi fabbriche dell'hinterland milanese un gruppetto proveniva dalla zona compresa tra Milano e Sesto San Giovanni.
Tra i 67 erano compresi cattolici, azionisti, comunisti e militari. Le fasce di età variavano : il più giovane aveva 17 anni, il più anziano quasi 64 anni.
Un gravissimo segnale, che precedette l'eccidio, fu l'uccisione a freddo, il 22 giugno 1944, da parte delle SS, dell'avvocato Leopoldo Gasparotto, alla guida dopo l'8 settembre 1943 della struttura militare del Partito d'Azione.
Arrestato l'11.12.1943, Gasparotto fu rinchiuso a San Vittore e poi tradotto a Fossoli.
Il pomeriggio dell’11 luglio 1944 il vice-comandante del campo, sergente maggiore Hans Haage, arrivò con un foglio di carta in mano avvisando i prigionieri nominati che sarebbero dovuti partire per la Germania, la mattina successiva. 
Alle 4 del mattino del 12 luglio i condannati furono trasportati a scaglioni al Poligono di tiro di Cibeno dove vennero fucilati.
La fossa venne scavata il giorno precedente da internati ebrei, che cercarono di ritardare quella che avevano compreso sarebbe stata una imminente esecuzione di massa. Furono poi riportati al campo, non  nelle loro baracche, ma in un locale del settore vigilanza, dopo essere stati severamente ammoniti di non rivelare niente a nessuno.
Il 24 maggio 1945 in Duomo, davanti alle bare dei caduti trasportati a Milano, tra la commozione dell'immensa folla, che gremiva la cattedrale, la piazza e le vie circostanti, venne celebrata la Messa solenne di esequie.
Successivamente parte delle salme dei milanesi sono state tumulate al Campo della Gloria del Cimitero Maggiore.

Roberto Cenati
Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano

  12.07.20 07:30:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Commenti e dibattiti, Iniziative, Antifascismo, Resistenza, Comitati Provinciali, Sezioni, Novità, Memoria, Testimonianze, Anniversari, Ricorrenze, Commemorazioni, Cultura
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