FERMA CONDANNA DELLA PROVOCAZIONE FASCISTA NEL QUARTIERE STADERA
"Boia chi molla", "Zona fascista", "Viva il duce", "Onore ai camerati", "Viva il fascio", "Comunisti avete rotto i c...", e ancora croci celtiche, svastiche e il simbolo delle Ss. Le grandi scritte sono comparse mercoledì sera sui muri esterni dell'oratorio, sulle fioriere, sulle saracinesche dei negozi e sui muri delle case popolari di via Neera, periferia sud di Milano, pieno quartiere Stadera. Don Davide Brambilla, della parrocchia di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, ha formalizzato oggi la denuncia contro ignoti alla polizia.
Esprimo a nome dell'Anpi provinciale di Milano ferma condanna delle vergognose scritte fasciste, delle svastiche, delle croci celtiche, dei simboli delle SS, comparse in quartiere Stadera sui muri esterni dell'oratorio di Chiesa Rossa, dei negozi, e su quelli delle case di via Neera. Questa gravissima provocazione offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi e di chi seppe sviluppare nei quartieri di Porta Romana, Vigentina, Ticinese, Stadera una intensa opposizione prima al regime fascista e, dopo l'8 settembre 1943, all'occupazione nazifascista di Milano.
Non è la prima volta che ciò accade. Sono state da tempo prese di mira lapidi dedicate ai Combattenti per la Libertà, proprio nel quartiere Stadera. Chiediamo alle pubbliche autorità di intervenire per individuare i responsabili di questi continui e ignobili episodi, in contrasto con i principi della nostra Carta Costituzionale e con le leggi Scelba e Mancino.
Roberto Cenati - Presidente Anpi Provinciale di Milano