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ADDIO A LETIZIA MOSCA STORICA VOCE DI RADIO POPOLARE

ADDIO A LETIZIA MOSCA STORICA VOCE DI RADIO POPOLARE

Ci ha lasciato oggi, lunedì 21 settembre, Letizia Mosca, storica giornalista  per oltre  trent'anni di Radio Popolare. La sua voce e il suo volto, molto noti alla sua  Milano,  hanno accompagnato innumerevoli ascoltatori. Letizia  si era dedicata all’emittente radiofonica, ma non solo. Notevole è stato il suo impegno nei  movimenti femministi e nel sindacato dei giornalisti con dedizione e professionalità. Non mancava mai all'appuntamento con la manifestazione nazionale del 25 aprile a Milano. Era sempre sul palco, in collegamento con Radio Popolare, per intervistare gli oratori e per trasmettere in diretta il suo racconto e le sue emozioni dell'evento che ha segnato la Liberazione e la rinascita del nostro Paese.

Alla redazione di Radio Popolare esprimiamo la nostra commossa e affettuosa vicinanza.

Roberto Cenati - Presidente Anpi Provinciale di Milano

 

 

È morta a 54 anni Letizia Mosca, giornalista e voce storica di Radio Popolare

Da molti anni combatteva coraggiosamente contro il tumore. Lascia il marito e due figli di 12 e 14 anni. I colleghi: «La tua strada era quella delle lotte, le lotte sociali, del mondo del lavoro, del sindacato, e un giornalismo militante»

 

È morta a Milano a 54 anni, dopo una lunga malattia, la giornalista Letizia Mosca, voce storica di Radio Popolare, moglie del collega del Corriere della Sera Marco Persico e madre di due figli di 12 e 14 anni. Nata a Catanzaro il 26 gennaio del 1966, era professionista dal 1997. Cronista eclettica, curiosissima, preparata, dal carattere sorridente e che ispirava simpatia, aveva una vocazione innata per la politica e il sindacato. Appena arrivata in Lombardia dalla Calabria nel 1987, a 21 anni, iniziò a collaborare subito a Radio Popolare quando la sede era ancora in piazza Santo Stefano. Tra i tanti temi nazionali il mondo del lavoro, la condizione femminile, i diritti delle persone fra cui la scuola e la salute. Era stata eletta più volte nel Direttivo dell’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) e come delegata a diversi congressi della Fnsi e faceva parte della Commissione Contratto Aeranti-Corallo. «Viene a mancare un’amica e una figura di riferimento per il sindacato», l’ha ricordata il presidente dell’Alg, Paolo Perucchini.

Amici e colleghi ne ricordano le qualità professionali e umane, evidenziando la forza e l’ironia con le quali aveva affrontato il tumore con cui combatteva da 15 anni. «La tua strada era quella delle lotte, le lotte sociali, del mondo del lavoro, del sindacato, e un giornalismo militante che non arretrava davanti a niente e nessuno», si legge nell’articolo a lei dedicato sul sito di Radio Popolare. «In direzione ostinata e contraria, fin dal primo giorno della tua vita. Quando tua madre, sfidando il marito e la tradizione dei nomi di famiglia, ti volle chiamare Letizia. Un nome sentito in città, a Catanzaro, che si era fatta scrivere su un foglietto. Da Soveria Simeri sei venuta via presto, con tanti sogni in testa, ma le tradizioni della tua terra te le sei portate dentro, non le hai rinnegate mai. La tua strada era quella delle lotte, le lotte sociali, del mondo del lavoro, del sindacato, e un giornalismo militante che non arretrava davanti a niente e nessuno».

«Nei tuoi 30 anni a Radio Popolare nessuno può dire di essere stato tuo amico se non ha litigato con te almeno una volta - prosegue il ricordo dei compagni di microfono -. Letizia, sempre sulle barricate, cocciuta, ci sfinivi e poi ci offrivi un caffè con quel sorriso dolce e accogliente che ci disarmava, e non si poteva non volerti bene. E così nel sindacato giornalisti, nei movimenti femministi come «Usciamo dal silenzio». Fulminante la battuta che fece un giorno tuo marito: «Letizia ma tu quando sei stata in silenzio?».

Il direttivo del Gruppo Cronisti, nel quale era stata eletta lo scorso anno, si stringe con affetto al marito e ai due figli: « Non hai mollato mai, nemmeno quando è tornata la malattia, impegnata a crescere due ragazzi liberi e indipendenti. A loro e Marco va oggi l’abbraccio di Radio Popolare, con tutto l’affetto possibile».

Al marito e collega Marco Persico il cordoglio di tutta la redazione del Corriere della Sera.

 

 

  26.09.20 10:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Attività in Lombardia, Commenti e dibattiti, Comunicati, Comitati Provinciali, Sezioni, Novità, Memoria, Testimonianze, Commemorazioni, Cultura
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