Testata  

INTITOLATA A RAFFAELLINO DE GRADA, ALL'ACCADEMIA DI BRERA, L'AULA 4 DOVE INSEGNAVA

INTITOLATA A RAFFAELLINO DE GRADA, ALL'ACCADEMIA DI BRERA, L'AULA 4 DOVE INSEGNAVA

Giovedì 1 ottobre 2020, l'aula 4 dell'Accademia di Brera è stata intitolata a Raffaellino De Grada, a dieci anni dalla sua scomparsa. E' l'aula in cui Raffaellino svolse per decenni le sue lezioni di Storia dell'arte.


Raffaellino De Grada, antifascista, partigiano combattente, storico dell'arte, persona di grande spessore culturale, nel 1934 si avvicina e si impegna nel Partito Comunista.  Nel  1938, anno in cui il regime fascista emana le famigerate leggi antiebraiche, sottoscritte dal re Vittorio Emanuele III, Raffaellino con Ernesto Treccani e un gruppo di giovani intellettuali milanesi fonda "Corrente", rivista di espressione culturale antifascista. Arrestato per attività politica contro il regime nel 1938, all'indomani del Patto di Monaco, trascorre diversi mesi in prigione. Viene arrestato una secona volta il 27 marzo 1943 per essere stato tra gli  organizzatori del primo grande sciopero nelle fabbriche milanesi. Dopo l'8 settembre del 1943 organizza con Pajetta e Curiel il Fronte della Gioventù, prima in Lombardia poi in Toscana, dove assume il comando militare della Brigata Partigiana del Fronte per la liberazione di Firenze e partecipa  il 4 agosto 1944 alla battaglia per la liberazione della città. Dalle sue memorie (La grande stagione) si ricava che in quel periodo è impegnato nella Radio di Firenze liberata con il militare americano Astley: da Firenze liberata manda appelli verso il nord ancora occupato dai nazifascisti. Commentatore politico e dirigente RAI, fu la prima voce di Radio Milano dopo la Liberazione. Direttore, nel dopoguerra, del giornale radio del Nord Italia sino al 1949, viene nominato consigliere di amministrazione della Rai e svolge per anni il ruolo di critico d'arte alla radio. Dal 1949 al 1951 è a Parigi, segretario italiano del Comitato mondiale dei partigiani della pace, e fu tra i primi firmatari dell'appello di Stoccolma contro la bomba atomica.  Deputato, consigliere comunale e provinciale a Milano, dal 1965 al 1986 fu direttore della cattedra di Storia dell'arte all'Accademia di Brera. Consigliere della Scala di Milano, consigliere del Museo Poldi Pezzoli, fu direttore delle riviste "Il 45" e "Realismo". Organizzatore di grandi mostre, collaboratore del "Corriere della Sera", scrisse saggi fondamentali sulla storia dell'arte moderna tra cui "Boccioni", "L'Ottocento italiano", "I Macchiaioli". Per anni Raffaellino De Grada è stato Presidente della Sezione ANPI "Martiri di via Tibaldi" che diresse con grande passione ed entusiasmo. Su proposta dell'Anpi Provinciale di Milano, Raffaellino a cui è stato conferito l'Ambrogino d'Oro, è stato iscritto al Famedio del Monumentale il 2 novembre 2018.
Lo ricorderemo sempre con grande affetto, commozione e riconoscenza.

Roberto Cenati
Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano

  01.10.20 12:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Attività in Lombardia, Commenti e dibattiti, Comunicati, Antifascismo, Resistenza, Comitati Provinciali, Sezioni, Novità, Memoria, Testimonianze, Anniversari, Cultura
Aprile 2024
L M M G V S D
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 << <   > >>

L'ANPI Regionale

L'ANPI Regionale della Lombardia ha sede a Milano in via Federico Confalonieri, 14 (MM2 Verde - Gioia o Garibaldi) - (MM5 Lilla - Isola), tel. 0276020620, 0276023372 / 73 (maggiori informazioni)

ANPI Lombardia su Facebook

Cerca tra le pagine della Lombardia

Credits: b2evolution