ADDIO AL PARTIGIANO EDOARDO SACCHI “DADO”
Il partigiano Edoardo Sacchi, ci ha lasciato questa mattina.
Edoardo, nome di battaglia “Dado”, nasce a Milano 6 aprile 1922, città nella quale ha trascorso tutta la sua vita.
Nel 1942 Edoardo parte per il servizio militare in aviazione a Roma. Nel corso del servizio militare che svolge a Ventotene, entra in contatto con i confinati politici che lo confermano ancora di più nella sua contrarietà al regime fascista e a diventare convintamente antifascista . Dado comprende come Il fascismo sia negazione della libertà, della letteratura, della cultura. Nel gennaio del 1944, Dado sfugge ai bandi della Repubblica di Salò che condannavano alla fucilazione i giovani che non si fossero presentati per il reclutamento. Diventa così partigiano nel 1944 ed agisce tra la Valle d’Intelvi e le Prealpi lacustri. Subito dopo la guerra, giovanissimo, si laurea a Milano, in chimica. Edoardo è stato dirigente per molti anni nel settore farmaceutico e poi presso l’Istituto delle Vitamine. Ha scritto un diario di memorie della sua resistenza dal titolo “La Mia Guerra” pubblicato in proprio nel 1996. Lascia quattro figli e dieci nipoti.
“Mio nonno Edoardo (detto Dado) si è spento stamattina presto all’età di 98 anni - scrive Tommaso Sacchi, nipote di Edoardo e Assessore alla Cultura del Comune di Firenze - un partigiano che giovanissimo ha lottato per la libertà della nostra patria , un giovane chimico laureato subito dopo la guerra , uno scrittore , un curioso acquerellista che inizia la sua carriera artistica all’età di novant’anni , un padre , nonno , un amico che ha veicolato un senso di democrazia e giustizia in ogni sua azione .Mio nonno era tutto questo , eppure viveva la sua vita da anti-eroe, con il rispetto e la misura che appartengono solo ai grandi del nostro tempo. Viva la liberazione , viva la vita . Che la tua ci sia d’esempio in questi tempi duri.”
Ai familiari esprimo la commossa vicinanza dell'Anpi Provinciale di Milano.
Ricorderemo sempre il partigiano “Dado” con grande affetto e riconoscenza.
Roberto Cenati – Presidente Anpi Provinciale di Milano
Milano,19 ottobre 2020