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    Aldo Capitini - biografia e pensiero -



Aldo Capitini nasce a Perugia il 23 dicembre 1899, figlio di un impiegato comunale
e di una sarta.
Dopo il diploma, si dedica, da autodidatta, agli studi classici.
Nel 1924 passa da privatista l’esame per la licenza liceale a Perugia, ottenendo anche una
borsa di studio per la Scuola Normale Superiore di Pisa, diretta in quel periodo
da Giovanni Gentile.
Nel 1928 si laurea in lettere e filosofia, ed è in questo periodo che matura la scelta della
nonviolenza come naturale reazione alla violenza de fascismo (già ampliamente
condannato a partire dagli anni successivi alla fine della 1° Guerra Mondiale.
Questa sua decisione è anche influenzata dalla lettura dell’autobiografia di Gandhi,
pubblicata in Italia nel 1929.
Nel 1930 viene nominato segretario economo della Normale di Pisa, ma nel 1933 viene licenziato
per aver rifiutato l’iscrizione al PNF (ossia al partito fascista).
Sono anni di viaggi (Roma, Firenze, Bologna, Torino, Milano) e viene a contatto
con molti esponenti antifascisti.
Nel 1936 avviene l’incontro con Benedetto Croce, a cui affida i dattiloscritti che lo stesso Croce
farà pubblicare da Laterza nel gennaio del 1937.
Gli "Elementi di un’esperienza religiosa" ( questo il titolo del libro che, miracolosamente
sfugge alla censura fascista,) diventa, per le sue idee sul "liberalsocialismo" uno tra i principali
riferimenti letterari della gioventù antifascista.
Capitini, spronato dalla larga diffusione del suo libro, promuove assieme a Guido Calogero
il movimento culturale "Movimento Liberalsocialista" che vede impegnati nelle sue attività
Norberto Bobbio, Pietro Ingrao, Ugo La Malfa, Pietro Amendola.
A Firenze, nel 1942 Capitini finisce in carcere quattro mesi con altri aderenti al movimento.
Nel maggio 1943, viene nuovamente arrestato, questa volta a Perugia, e rimarrà in prigione
fino alla caduta del fascismo il 25 luglio.
Siamo nel momenti convulsi a cavallo dell’8 settembre e Capitini rifiuta di aderire a qualsiasi
partito, giustificandosi con queste parole:“l rinnovamento è più che politico, e la crisi
odierna è anche crisi dell’assolutizzazione della politica e dell’economia”
.
In pratica contempla una visione di partecipazione allargata al potere, dal" basso", visione
che oggi potremmo anche chiamare "movimentista".
Sconterà questa decisione, con l’esclusione dal sia dal CLN ( il Comitato di Liberazione
Nazionale) che dalla Costituente.
Nel giugno 1944 Capitini cerca di realizzare un primo esperimento di democrazia diretta
e di decentralizzazione del potere.
A Perugia istituisce il primo COS, (Centro di Orientamento Sociale) un nuovo "spazio nonviolento
ragionante, non menzognero"
, "aperto", per la discussione di problemi amministrativi e sociali visti
da punti di vista diversi, accomunati dalla voglia di dare il proprio contributo.
In queste riunioni, amministratori pubblici e cittadini discutono sulla gestione delle risorse
pubbliche, seguendo il dettato di Capitini che dice: "tutti amministratori e tutti controllati".
Nel dopoguerra Capitini da vita a iniziative per allargare la partecipazione popolare al potere
e per contestare il volto violento delle istituzioni civili e religiose, la loro falsità e mancanza
di coerenza rispetto ai principi informatori.
Questa posizione di limpida onestà intellettuale, gli costerà, da una parte, l’isolamento
e l’indifferenza della sinistra italiana, e dall’altra, l’aperta ostilità della Democrazia Cristiana
e della Chiesa Cattolica, irritata anche da un’altra creatura di Capitini, i COR, (Centro di Orientamento Religioso) fondati nel 1952. Il loro scopo era quello di favorire
la conoscenza delle religioni diverse dalla cattolica, e di stimolare i cattolici stessi ad un
approccio più critico e impegnato alle questioni religiose.
La Chiesa vieta la frequentazione del Centro di Orientamento Religioso, e quando nel 1955 Capitini pubblica "Religione Aperta"
il libro viene immediatamente inserito nell’"Indice dei libri proibiti".
Sul fronte didattico Capitini diventa, negli anni successivi al conflitto mondiale, Rettore dell’università per stranieri di Perugia, un incarico che sarà costretto ad abbandonare a causa
delle fortissime pressioni della locale Chiesa cattolica.
Si trasferisce a Pisa, dove ricopre il ruolo di docente incaricato di filosofia morale presso
l’università degli Studi.
A partire dal 1956 Capitini insegna all’università di Cagliari come docente ordinario
di Pedagogia
. Nel 1965 ottiene un definitivo trasferimento a Perugia, dove insegna di pedagogia.
Nel marzo 1959 è tra i fondatori dell’ADESSPI, l’Associazione di difesa e sviluppo della scuola
pubblica in Italia.
È lui a promuovere, il 24 settembre 1961, la prima Marcia per la pace Perugia-Assisi
la marcia per la Pace e la fratellanza dei popoli (boicottata dal Clero e dalla Democrazia cristiana).
In questa occasione viene per la prima volta utilizzata la Bandiera della pace.
Fu anche costituito il Movimento nonviolento per la pace con segretario lo stesso Capitini.
Il suo impegno per la Pace lo vede protagonista anche, insieme ad altri nonviolenti, nella
campagna per l’obiezione di coscienza un modo, secondo Capitini per trasformare la società;

“obiezione di coscienza contro il servizio dell’uccisione militare e l’educazione dei popoli
alla resistenza nonviolenta […] con una lotta che può anche porsi contro le leggi ingiuste,
ma pubblicamente e non rifiutando la pena”


Nel 1964 Capitini fonda e dirige il periodico "Il potere di tutti", che si pubblicò
fino alla sua morte.
In esso tengono banco i principi di quella che lui chiamava "omnicrazia", la gestione diffusa
e delocalizzata del potere che Capitini contrapponeva al centralismo dei partiti.
Nel 1967 esce il libro "Le tecniche della nonviolenza".
Aldo Capitini muore a Perugia nel 1968 dopo un’operazione chirurgica.
Sulla sua pietra tombale c’è scritto:

“Libero pensatore, rivoluzionario nonviolento“.

 

pp. 244-245,

 

Vi proponiamo ora i suoi 5 principi (in formato pdf), presenti negli "Scritti sulla nonviolenza",
Protagon, Perugia 1992
.

ALDO CAPITINI: CINQUE PRINCIPI 27Kb

 

 

Ulteriori informazioni e materiali di e su Aldo Capitini sono disponibili nel sito
dell’Associazione nazionale amici di Aldo Capitini:
Parola di Aldo Capitini
altri materiali sono reperibili nel sito il C.O.S. in rete.
Altri sito interessante è quello di NONVIOLENTI.ORG

     

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