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   L’ANPI Voghera commenta

Abbiamo voluto dedicare questa pagina web alle prese di posizione, ad eventuali polemiche verso fatti ed episodi accaduti in città o nella nostra provincia.
L’obbiettivo è quello di sollecitare dibattiti, evidenziare avvenimenti e notizie, comunicare la nostra posizione sulla vita sociale e culturale nazionale ed iriense.

 

- 05 Marzo 2015 -

"Con il cuore a Kobane"





“Con il cuore a Kobane” per informare ed esprimere la nostra solidarietà al popolo kurdo, alle donne ed agli uomini di quella regione, costretti ad imbracciare le armi per difendere la propria vita ed il proprio progetto di liberazione.

Una lotta di liberazione che il popolo kurdo combatte da anni, in molteplici modi, che ci coinvolge – particolarmente in quest’anno che vede il 70° anniversario della nostra liberazione dal fascismo e dall’occupazione nazista – che ci tocca il cuore, come ha richiamato nel titolo un bravissimo disegnatore come Zerocalcare nel suo reportage da Kobane, pubblicato sul settimanale “Internazionale”.

Una storia a fumetti (graphic novel si dice oggi) che, non a caso, si conclude citando alcuni versi di una canzone che ricorda le barricate popolari dell’Oltretorrente di Parma nel 1922 contro le squadre fasciste di Balbo: un richiamo che emoziona, fa pensare e vale come una piccola lezione di storia…

C’era tutto questo nella scelta della sezione ANPI di Voghera di organizzare l’incontro di martedì 3 marzo 2015 e la presenza di un pubblico numeroso e attento ci ha dato ragione.

Pubblichiamo alcune immagini della serata ed una breve cronaca.

 

Una parte consistente di opinione pubblica - attraverso le immagini di guerra trasmesse dalle televisioni fino ad un mese fa - ha “scoperto” la presenza dei kurdi, le amministrazione locali del Kurdistan siriano (la regione della Rojava) e la cittadina di Kobane assediata per mesi, ripetutamente, dai tagliagole dell’ISIS e la resistenza delle forze popolari di autodifesa che hanno vinto, nonostante l’esiguità dei mezzi a disposizione, e ricacciato gli aggressori. In una situazione, tra l’altro,  molto contraddittoria che vedeva da una lato i bombardamenti della coalizione sulle linee degli aggressori (che sono certo serviti) ma dall’altro la chiusura del confine turco per gli aiuti alla città con il passaggio però di uomini e mezzi destinati all’ISIS…

Per questo la sezione vogherese dell’Anpi ha organizzato una serata di informazione e solidarietà che ha consentito, ai numerosi partecipanti, di cogliere i molteplici aspetti della questione kurda attraverso testimonianze dirette. A partire dal medico del San Matteo, Giorgio Barbarini (da anni impegnato in progetti di solidarietà) che ha tracciato un breve quadro storico, sottolineando il progetto di costruzione dell’ospedale di Makhmur, nel Kurdistan iracheno, sostenuto da una campagna di finanziamento (info: http://versoilkurdistan.blogspot.it - versoilkurdistan@libero.it - ).

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Antonio Olivieri, dell’Associazione "Verso il Kurdistan", ha ricordato che 40 milioni di kurdi sono senza stato, sparsi tra Turchia (dove il conflitto ha provocato 40 mila morti, 4.500 villaggi distrutti e migliaia di profughi), Iraq, Iran e Siria e che proprio in questo paese, nei tre cantoni della Regione della Rojava si sta attuando un progetto di democrazia basato su partecipazione, pluralismo, rispetto delle diversità e delle religioni, uguaglianza di genere, affermazione dei diritti umani,…cioè l’esatto contrario non solo del fanatismo criminale dell’ISIS ma anche delle spinte nazionaliste di altre parti del mondo o delle teorie occidentali sullo scontro di civiltà, presenti anche in casa nostra. In questo processo le donne svolgono un ruolo fondamentale, che passa anche attraverso la partecipazione diretta alla difesa delle popolazioni, ricordato da Aysel Duran, militante kurda e appartenente alla comunità religiosa yazida, da sempre perseguitata.

Due brevi filmati hanno evidenziato la situazione sanitaria a Makhmur e le speranze delle giovanissime resistenti delle Unità di Difesa delle Donne (YPJ), rendendo chiaro il richiamo di Olivieri a comprendere che la condizione del popolo kurdo ci riguarda da vicino e ci chiama in causa direttamente per bloccare la spirale della guerra, alle porte di casa nostra, e reinventare le forme delle democrazia.

 

Antonio Corbeletti

Presidente ANPI Voghera