Menu:

galleria fotografica

GALLERIA
FOTOGRAFICA


       

 
Lista "Commenti"
precedenti:

Vai all’intera lista dei
commenti pubblicati

"Commenti" precedenti




   L’ANPI Voghera commenta

Abbiamo voluto dedicare questa pagina web alle prese di posizione, ad eventuali polemiche verso fatti ed episodi accaduti in città o nella nostra provincia.
L’obbiettivo è quello di sollecitare dibattiti, evidenziare avvenimenti e notizie, comunicare la nostra posizione sulla vita sociale e culturale nazionale ed iriense.

 

- 24 Maggio 2010 -

"Noi ci siamo…"



Questa non è l’Italia che i Partigiani
sognavano.


La situazione in Italia, in quest’ultimo periodo, è sempre
più complicata, sembrerebbe che la metropoli Milanese e
quella Romana, stiano tracciando una strada per un
completo rientro nella “norma” di fascisti e razzisti, si
susseguono raduni, manifestazioni, eventi, dove i simboli
e i saluti romani si sprecano, il tutto con l’appoggio di
forze politiche e dei loro rappresentanti che si mostrano
forza trainante e di pressione anche verso le Istituzioni,
che dimenticando il loro ruolo di garanti della democrazia
partecipano, concedendo patrocini ed aiuti.
Complicati esercizi di trasformismo, un giorno con le
regole della Costituzione, con i valori e i riconoscimenti
alla Resistenza alla Liberazione, ed il giorno dopo con
l’adesione e spesso con la sotterranea convivenza con
movimenti, persone, ideali che ripropongono razzismo,
fascismo, nazismo, xenofobia
. Il tutto dunque come
normalità, accettata come un semplice gioco politico e
poi… suvvia una telecamera, un articolo sul giornale non
lo si nega a nessuno…  La storia è di nuovo stravolta,
verità confuse, distorte, una palude di revisioni,
negazioni, falsità che tutto intorpidiscono, annebbiano… E
di nuovo l’ANPI è al centro del ciclone, strattonata,
denigrata, accusata di colpe, posizioni, indicazioni… La
storia si ripete, ancora una volta soli, Partigiani ed
antifascisti, accusati di tutti i mali che la brutta politica
italiana getta quotidianamente sul tavolo della
comunicazione.

E noi… NO, non ci stiamo.

Non ci stiamo, con Istituzioni trasformiste, che ci accusano di fomentare estremismi, e di non
rappresentare più nessuno, non ci stiamo a “litigare” con movimenti giovanili che ci urlano di
immobilismo. Non ci stiamo a chi ci indica solo come portatori di demagogia. Non ci stiamo a chi
ci accusa di convivenze, e di essere fuori dalla vita politica e sociale di questa “nuova” Italia.
Eppure basterebbe così poco per capirci, un libro di storia, di quelli veri e sinceri… una
chiacchiera con un Partigiano , un giro per le vie delle città, per i sentieri di montagna, leggendo
nomi e date su lapidi e cippi…  e magari anche informandosi senza preconcetti, su cosa è l’ANPI,
su cosa fa l’ANPI, in questo sempre più completo mondo  virtuale della rete Internet, o meglio
ancora nel mondo reale delle sezioni ANPI che in tutta Italia, lavorano, propongono, elaborano,
discutono, di donne e uomini, che da sempre senza alcun compenso ne economico, né di carriera
politica, né di voler apparire a tutti i costi, continuano imperterriti a credere in un “mondo
migliore”
dove ancora una volta le parole, Libertà, Eguaglianza, Diritti, sono radici di un
pensiero, dove ancora ideali ed esempi concreti, aiutano a costruire comportamenti e regole,
dove ancora la nostra Costituzione è carta viva e attuale per indicare strade e ragionamenti…

 

Noi dell’ANPI ci siamo… non ci tiriamo indietro, siamo da sempre disposti ad offrire tutto il
possibile, e la nostra storia anche quella degli anni del dopoguerra, ci vede spesso e purtroppo
da soli a ragionare, confrontarci, lavorare… non temiamo dunque le critiche, le accuse,
rispondiamo con il sacrificio supremo di centomila morti, che ha permesso anche a chi ci
denigra ed accusa di poter esprimere liberamente il loro triste  e confuso pensiero.
Denunciamo ancora una volta chi appoggia il fascismo, ricordiamo che esistono leggi d’applicare
contro chi ne fa ancora uso e pratica, chiediamo ad Istituzioni e garanti il rispetto di tali leggi e
dunque limpidi e certi comportamenti.
Denunciamo l’uso distorto della storia, per fini che nulla hanno a che fare con il nostro pensiero,
i nostri ideali. Denunciamo i comportamenti ostili di chi ci pensa “vecchi” e incompetenti per
gestire ancora una parola che ricordo è nata con noi, noi non siamo antifascisti.

Noi siamo l’ANTIFASCISMO.

Chiediamo ai vertici della nostra associazione di rendere reale la nuova stagione dell’ANPI, di
non attendere oltre, d’evitare immobilismi e ragionamenti , di confrontarsi senza fraintendimenti
con tutti soprattutto con i giovani che sono tanti, oggi, che chiedono la nostra tessera, chiedono
immediate risposte, chiedono suggerimenti ed indirizzi senza la solita logica del “partito” ma con
la semplicità di rapportarsi alla pari, con voglia di continuare a seminare semi per far crescere
fiori. Dimostriamo con i fatti, evitiamo il tutto ci è dovuto…  scaliamo di nuovo ripide montagne,
cantiamo ancora “fischia il vento”.

 

Noi ci siamo…. 

Noi continueremo, sempre a lottare, scendere in piazza, manifestare, applicando le regole della
democrazia, noi sempre ci saremo, tutti insieme, continueremo senza alcun timore e remore a
costruire sulle fondamenta della nostra Repubblica.
La Resistenza, è per noi stimolo sempre attuale. Per chi pensa il contrario, per chi pensa
l’inutilità, per chi attualizza falsità,  per chi pensa solo all’odio…  un suggerimento, venite a
conoscerci?


«A coloro che non vogliono più saperne della Resistenza perché in Italia le cose non
vanno come dovrebbero andare, c’è da rispondere che la nostra non sempre lieta
situazione presente non dipende da una ragione soltanto: che non abbiamo ancora
appreso tutta intera la lezione della libertà. E siccome l’inizio di questo nuovo corso della
libertà e stata la Resistenza, si dovrà concludere che i nostri malanni, se ve ne sono, non
dipendono già dal fatto che la Resistenza sia fallita, ma dal fatto che non l’abbiamo ancora
pienamente realizzata.»
  - 
(Norberto Bobbio).

 

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
Sezione Barona. Milano.

Adesioni: