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   Istogrammi della repressione


In questo primo
istogramma
è messo in
evidenza il diverso
"modus operandi" dei
fascisti rispetto ai
tedeschi.
Mentre gli uomini di
Mussolini
uccidono
soprattutto dopo la
cattura
, i nazisti tendono
a deportare i prigionieri,
ed hanno una casististica
più elevata di uccisioni da
essi effettuate in combattimento.

 

 

 

 

In queste tabelle riassuntive è ancora più
chiara ed evidente la propensione maggiore
dei fascisti per le esecuzioni sommarie
perpetrate dopo la cattura di prigionieri.
Invece per quanto riguarda sia l’uso dello
strumento della deportazione sia per
gli scontri a fuoco ed, in generale, per i
combattimenti il ruolo dei nazisti è
predominante.
È bene sottolineare come i fascisti non
privilegiassero le azioni dirette in
campo aperto.
Essi, benché fiancheggiassero i tedeschi
nei "rastellamenti", operavano ed
intervenivano soprattutto grazie ai delatori
cercando di sorprendere, con la tecnica
dell’agguato i partigiani.

 

 

 



Concludiamo questa serie di istogrammi con
le responsabilità dei nazifascisti nelle
morti sia di partigiani che di civili.
Si nota immediatamente che, in entrambi i
casi, sono più numerose le uccisioni
causate dagli italiani (ovvero dai militi
repubblichini
).
Si deve sottolineare come l’alto numero di
violenze contro la popolazione civile, da
parte dei fascisti, sia da attribuire al
rapporto, all’atteggiamento negativo (un
misto di di odio e diffidenza) dei
"repubblichini" verso gli abitanti dei
borghi collinari, visti come potenziali
fiancheggiatori delle formazioni partigiane.
Non era caso raro, dopo una sconfitta
militare, sfogare la rabbia e le frustrazioni
con ritirate che culminavano in devastazioni
di case e cascinali, saccheggi ed incendi di
raccolti, arresti arbitrari di "ostaggi civili"
(che in molti casi vengono poi "passati
per le armi"
).

 

 

 

 

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