GRAVE SFREGIO ALLA MEMORIA DELLE DONNE DEPORTATE E NON PIÙ TORNATE DAL LAGER FEMMINILE DI RAVENSBRUCK
Nel pomeriggio di oggi è stato compiuto un grave oltraggio alla Memoria delle tantissime donne deportate e non più tornate dal terribile lager nazista di Ravensbruck. E' stata deturpata la panchina, proprio di fronte alla Casa della Memoria, dedicata alle donne deportate a Ravensbruck. A Ravensbrück furono immatricolate 125.000 donne delle quali circa 95.000 persero la vita. Mille furono le italiane, tra le quali ricordiamo Maria Arata Massariello, docente del Liceo Carducci, antifascista, arrestata il 4 luglio del 1944 e tradotta prima nel lager di Bolzano e poi a Ravensbruck. Maria Arata riuscì a fare ritorno da quel luogo infernale. A Ravensbrück nacquero 870 bambini, ma solo pochissimi ebbero la ventura di sopravvivere. Altri bambini, entrati nel Lager con le loro madri, non resistettero agli stenti, alla denutrizione, al clima. Il personale di sorveglianza di Ravensbrück era formato da speciali reparti femminili delle SS che si sono prodigati per rendere impossibile la vita delle deportate. Nell'esprimere la nostra profonda indignazione, chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo ignobile atto.
Roberto Cenati
Presidente Anpi Provinciale di Milano
Milano, 2 luglio 2019
sabato 6 luglio alle ore 10,00 si svolgerà, davanti alla Casa della Memoria, un'iniziativa nel corso della quale l'Associazione Elica Rossa provvederà al ripristino e alla risistemazione della panchina dedicata alle donne deportate nel lager nazista di Ravensbruck, la cui Memoria è stata vergognosamente oltraggiata dall'ignobile gesto compiuto martedì 2 luglio.
L'ANPI Provinciale di Milano parteciperà a questo importante appuntamento