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   90 anni dalla marcia su Roma


I fascisti di sempre, vecchi e nuovi, sotto diverse sigle in questi giorni hanno convocato diverse iniziative nel paese per “celebrare” (mascherandosi più o meno dietro la rievocazione storica) l’anniversario del 28 ottobre 1922.

In Italia – come ricordato dagli organismi nazionali dell’ANPI, in particolare – esiste ancora il reato di “apologia di fascismo” quindi spetta alle istituzioni repubblicane far si che queste norme siano rispettate.

 

La marcia dei nostalgici in camicia nera

Dalla Lombardia all’Umbria. Il 28 ottobre l’estrema destra celebra il novantesimo anniversario del raduno che portò Mussolini al potere
di Roberto Rossi - Unità - 24 Ottobre 2012

«Noi siamo quelli dalla camicia nera, quelli che guardano ad un passato di gloria, quando facemmo tremar l’Europa intera, e del Duce serbiam sacra memoria». Così, con versi in rima alternata, l’Unione nazionale dei combattenti della Repubblica sociale italiana, nel sito del suo raggruppamento di Torino, ricorda il Ventennio fascista. Roba da armadi polverosi e da naftalina se non fosse che proprio l’Unione è una delle associazioni di nostalgici che parteciperanno a un convegno a Perugia per commemorare la Marcia su Roma. Non gli unici tra l’altro. Anche nel resto dell’Italia, in particolare, in Lombardia ci si sta attrezzando per l’evento, epilogo della cosiddetta rivoluzione fascista nonché punto di riferimento per il conto degli anni secondo l’era mussoliniana. Quest’anno si fa cifra tonda, quest’anno sono novant’anni. Un breve cenno storico. La marcia su Roma venne organizzata in fretta e furia tra il 24 e il 27 ottobre 1922. Mussolini se ne servì come mezzo di minaccia e di pressione nei confronti di Vittorio Emanuele III. Già il 22, però, si concentrarono a Perugia circa diecimila camice nere. In uno degli alberghi storici della città, l’Hotel Brufani, cinque giorni dopo fu diramato dal Quadrumvirato (Emilio De Bono, Cesare Maria De Vecchi e Italo Balbo) il proclama ufficiale che dava avvio alla mobilitazione generale. E proprio per celebrare quell’evento, il prossimo 27-28 ottobre, i nostalgici duri e puri di tutta Italia, hanno deciso di ritrovarsi, naturalmente nello stesso albergo, che nel frattempo si è trasformato in un quattro stelle superiore, a discutere di storia e attualità in un convegno dal titolo, e non poteva essere altrimenti, «Marciare su Roma».

IL CONVEGNO
Ma chi sono e di che cosa discutono? Nel «Comitato Pro 90° Anniversario», «sodalizio apolitico e apartitico», secondo una loro definizione, ci sono gruppi che si rifanno alla destra più nera presente in Italia. Nomi che da soli evocano lontani ricordi come la Xa Flottiglia Mas, l’Ordine dell’aquila romana (istituito da Benito Mussolini in persona nel 2 marzo del 1944) l’Associazione d’Arma delle Fiamme Nere, l’Associazione Nazionale Arditi d’Italia, la già citata Unione dei Combattenti e Reduci della Rsi (che fu presieduta, quando ancora si chiamava Federazione, anche dal generale e criminale di guerra Rodolfo Graziani), nonché dalla Fondazione della Rsi (auto definitasi «istituto storico per la ricerca e la divulgazione di documenti aventi per oggetto la Repubblica sociale italiana, il fascismo e seconda Guerra Mondiale») che tra l’altro beneficia
anche del 5 per mille. Nel programma, provvisorio, che abbiamo recuperato - e che prevede interventi che vanno da Adriano Tilgher (Avanguardia nazionale, Ordine Nuovo), al giornalista Pierangelo Buttafuoco, nonché discussioni come «Aspromonte (1862) e Mentana (1867) due sfortunate marce su Roma di Garibaldi» - il Comitato ha anche previsto «un’escursione» al cimitero monumentale di Perugia sulle tombe degli squadristi, sotto il titolo: «Sulle tracce dei caduti della rivoluzione fascista».

Ma il convegno di Perugia sarà solo uno, forse il più importante, tra gli avvenimenti organizzati dai nostalgici in vista della rievocazione. La Lombardia, ad esempio, sarà il centro di una serie di incontri, anche semi-clandestini, che coinvolgono politici locali. Rispetto all’anniversario in questione, secondo l’Osservatorio democratico che ha un occhio privilegiato sulla destra lombarda, a Milano sono previste tre cene ufficiali: quella di Forza Nuova al Presidio, quella di Lealtà e Azione alla Skinhouse di Bollate e quella della Fiamma tricolore e Destra per Milano in un ristorante in zona Stazione Centrale. Altra cena fascista, invece, sarà apparecchiata a Cittiglio, un comune nella provincia di Varese. A queste si aggiungeranno altre piccole cene «clandestine» organizzate da ex Alleanza nazionale: da una parte il gruppo che ruota attorno agli onorevoli Paola Frassinetti e Carlo Fidanza e alla consigliera provinciale Roberta Capotosti, dall’altra, i «larussiani». Per i giorni successivi, invece, il 1° novembre, sono attesi gruppi di nostalgici al Campo X del Cimitero maggiore di Milano mentre il 2 ci sarà una manifestazione in Piazza Missori promossa dalla Fiamma Tricolore (in solidarietà con i due marò incarcerati in India). Tanto per non perdere l’allenamento perché «noi siamo quelli dalla camicia nera, quelli che guardano ad un passato di gloria, quando facemmo tremar l’Europa intera, e del Duce serbiam sacra memoria».


Per chi vuole informarsi e approfondire la vicenda della scalata fascista al potere, che ha accompagnato la “marcia su Roma”, segnaliamo due saggi pubblicati nel 2006 e 2009, rispettivamente “La marcia su Roma” di Giulia Albanese e “Le origini della guerra civile L’Italia dalla Grande guerra al fascismo, 1918-1921” di Fabio Fabbri.
Ricordiamo anche il volume di Ugo Scagni “Fascismo e antifascismo in provincia di Pavia”, ricco di dati e notizie sulle violenze squadriste. Di seguito una loro breve recensione:

Bibliografia Marcia su Roma 221Kb.

Inseriamo anche un articolo pubblicato quattro anni fa dalla rivista “Diario” di Giulia Albanese (storica italiana, ricercatrice presso l'Università di Padova, Consigliere del Direttivo dell’Istituto veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea) che riteniamo offra spunti interessanti di riflessione.

Camerati con vista lunga 500Kb.