Va ricordato che tranne la brigata Tundra, la brigata Po
e la brigata Milazzo-Deniri ( con due nomi ) tutte le brigate e divisioni sono state
intitolate al nome di un caduto.
In particolare:
Angelo Aliotta, fucilato a Cerreto di Zerba ( PC ) il 29/08/44
Arturo Capettini, fucilato al poligono di tiro della Cagnola di Milano il 31/12/43
Carlo Alberto Crespi, fucilato a Varallo ( VC ) il 3/04/44
Luigi Cornaggia Medici, caduto in Val Borbera (AL) il 25/08/44
Felice Casotti, caduto a Varzi il 24/07/44
Ernesto Gramigna, caduto a Salice il 3/10/44
Lorenzo Togni, caduto a Varzi il 18/09/44
Ermanno Gabetta, caduto a Verretto il 2/01/45
Pierino Balladore, caduto a Voghera il 3/11/44
Massenzio Masia, fucilato a Bologna il 23/09/44
Palmino Sterzi, fucilato a Romagnese il 6/12/44
Placido Milazzo, fucilato a Pavia il 7/07/44
Eliseo Deniri, caduto a Soriasco il 26/09/44
Alberto Ermes Piumati, fucilato a Pozzol Groppo ( AL ) il 31/01/45
Dario Barni, caduto a Begoglio il 18/09/44
Carlo Carini, fucilato a Montecalvo Versiggia il 1/01/45
Gioele Pizzi, caduto a Montalto Pavese il 10/08/44
Cesare Bellarosa, caduto a Zerbo il 23/11/44
Maurizio Vercesi, fucilato a Montebello della Battaglia il 10/08/44
Giacomo Matteotti, ( deputato socialista, strenuo oppositore dell’ondata di violenza provocata dal fascismo
che denuncerà pubblicamente in Parlamento, sequestrato e ucciso
da una squadraccia fascista il 10 giugno 1924 )
Carlo Pisacane, ( patriota, ucciso a Sapri, nei pressi di Salerno, il 28 giugno 1857
mentre tenta di promuovere una insurrezione contadina )
Antonio Gramsci, ( deputato, intellettuale, tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia
nel 1921,
arrestato dal fascismo nel 1926 sviluppa in carcere la sua analisi
della società italiana con i famosi "Quaderni", duramente provato dalle condizioni
di prigionia muore a Roma il 27 aprile 1937 ).
Va precisato che:
Le notizie sono tratte dalle pubblicazioni del Prof. Ugo Scagni, che ringraziamo
per la collaborazione offerta.