Abbiamo voluto dedicare questa pagina web alle prese di posizione, ad eventuali polemiche verso fatti ed
episodi accaduti in città o nella nostra provincia.
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sociale e culturale nazionale ed iriense.
- 11 Aprile 2013 -
Ciao Partigiano William
Da un nostro iscritto riceviamo e pubblichiamo volentieri questo ricordo dello zio Mario Svetlic, partigiano con il nome di battaglia "William", esprimendo le nostre
condoglianze per la scomparsa di uno dei protagonisti della lotta di Liberazione nell’Oltrepo pavese.
Carissimo Mario,
il tuo orologio biologico ha scandito gli ultimi rintocchi. Sei stato: figlio, marito, padre, nonno e zio ineguagliabili… Con tutti e verso tutti fosti e ti comportasti da persona speciale. La tua dignità ti ha accompagnato e distinto fino all’ultimo momento di vita. Da semplice uomo, da partigiano della Brigata Garibaldi, da imprenditore nella vita civile post-bellica, fino all’altroieri quando hai deciso che era ora di riposarti, hai espresso sempre nobiltà d’animo ed una dignità che hanno contrassegnato indelebilmente il tuo cammino mortale. Per te questi erano i principi basilari per esternare e praticare il rispetto e l’amore verso gli altri.
Mi piace ricordarti e far partecipi di questo anche coloro che potranno ascoltare queste povere parole che sicuramente non ti renderanno piena giustizia storica, riprendendo quanto a tavola nei giorni festivi riuniti, come era d’uso ai tuoi tempi antichi con parenti ed amici, si ragionava e si raccontavano aneddoti e circostanze che avevano caratterizzato la tua vita sicuramente non monotona e tantomeno anonima e sicura. Fratello di mia suocera Adele scomparsa da qualche anno e di Valentino due anni più vecchio ed ancora vivente che con l’intera famiglia furono coinvolti a quei tempi nella sua fede partigiana, Mario nato il 23 aprile del 1923, fu militare nella regia marina italiana e nonostante i gravi episodi di guerra vissuti in prima persona – bombardamenti, mitragliamenti, siluramenti ecc…, alla fatidica
data dell’8 settembre 1943, non contento di tanto chiasso e pericolo, sceglie la via della Resistenza. Si arruola nella Brigata garibaldina comandata dal mitico FUSCO e con lui e gli altri patrioti partecipa attivamente e pericolosamente ai fatti d’arme del nostro Oltrepo.
Una volta mi raccontò che per arrivare fino a lui nascosto in montagna, presero il padre e sotto la minaccia di morte volevano rivelasse dove si trovava suo figlio Mario – il Partigiano WILLIAM – In quel frangente la fortuna aiutò sia il padre che il figlio ed anche se con tanto spavento, purtroppo non ricordo bene i motivi di tanta bontà d’animo, i soldati tedeschi che avevano preso in ostaggio parte della famiglia Svetlic, lasciarono liberi i prigionieri che poterono tornarsene incolumi a casa loro.
Quando raccontava e svelava la sue memorie lo faceva con molta discrezione, mai con enfasi, sicuramente con tanta malinconia e tristezza quasi considerasse una colpa aver dovuto mettersi in gioco ed in grave pericolo la sua ed altrui vita per far trionfare i principi di libertà, dignità, rispetto delle idee e dei diritti sacrosanti di ognuno senza alcuna distinzione e preclusione.
Orgogliosamente e dignitosamente – mantenendo sempre il tuo stile distaccato , alle ore 18,25 di una domenica di un capricciosissimo aprile, alla soglia dei novantanni, hai staccato la spina e ci hai inviato il tuo messaggio di commiato: “ adesso andate avanti voi, io ho già dato……!”
Ciao Mario, ciao Partigiano William.-