Abbiamo voluto dedicare questa pagina web alle prese di posizione, ad eventuali polemiche verso fatti ed
episodi accaduti in città o nella nostra provincia.
L’obbiettivo è quello di sollecitare dibattiti, evidenziare avvenimenti e notizie, comunicare la nostra posizione sulla vita
sociale e culturale nazionale ed iriense.
- 17 Ottobre 2010 -
Io sto con la FIOM
Io sto con la FIOM.
Si, Io sto con la FIOM e non solo per la mia oggettiva
condizione lavorativa.
Io sto con la FIOM non solo come metalmeccanico, ma
anche perché la dignità di un uomo, di una donna non si
può "barattare" e svendere per quattro denari.
Io sto con la FIOM perché il lavoro deve ritornare ad
avere una sua valenza sociale e non essere usato come
strumento per lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Io sto con la FIOM perché la vita sia un viaggio alla
scoperta di sé e degli altri e non un tortuoso e penoso
trascinarsi tra una precarietà e l’altra.
Io sto con la FIOM perché i principi democratici e i
diritti della persona, che "Grazie" alla Guerra di
Liberazione, sono stati sanciti con il patto costituzionale
non vengano cancellati.
Io sto con la FIOM che reputo depositaria degli alti
valori per i quali si batte.
Quei valori che sono in netto contrasto con le deleterie
ragioni che riemergono, raffiorano da targhe come quella
posta a Voghera, che sfregiano la nostra città come
tutto l’Oltrepo Pavese.
Io sto con la FIOM perché il 16 Ottobre 2010
mi ha ridato una speranza.
Quella speranza aveva il volto di un alto ragazzo
dinoccolato, incrociato durante la grande manifestazione
romana indetta dai metalmeccanici della FIOM.
Portava fiero una bandiera. Era una bandiera dell’ANPI.
Non so dire di quale sezione, di quale città recasse il logo.
Di un fatto solamente ho certezza.
Il ragazzo non era un pischello della Garbatella o del Testaccio, e neanche un caruso catanese,
e tanto meno un burdel romagnolo.
Come mai ero così sicuro?
Semplicemente perché la sua pelle era scura e la sua parlata tradiva un’accento straniero.
Era un ragazzo africano.