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   L’ANPI Voghera commenta

Abbiamo voluto dedicare questa pagina web alle prese di posizione, ad eventuali polemiche verso fatti ed episodi accaduti in città o nella nostra provincia.
L’obbiettivo è quello di sollecitare dibattiti, evidenziare avvenimenti e notizie, comunicare la nostra posizione sulla vita sociale e culturale nazionale ed iriense.

 

- 19 Settembre 2008 -

Il razzismo di ieri e di oggi



70 anni fa il regime fascista emana le "leggi razziali"
contro gli ebrei italiani.
Non è una iniziativa improvvisata, all’"italiana", fatta,
come sostengono alcuni, per smania di copiare il
razzismo della vicina Germania nazista.A partire
dalla guerra d’aggressione all’Etiopia, condotta
con ferocia, massacri indiscriminati, ed accompagnata
dalla campagna xenofoba sulla missione civilizzatrice
dell’Italia verso la "faccetta nera", il fascismo
avvia la costruzione di un quadro razzista "scientifico"
falso e delirante ("manifesto della razza" e rivista
"la difesa della razza", che vede Almirante tra i
collaboratori) sulla superiorità e tutela
della stirpe italiana.
Le "leggi razziali" sono una lunga serie di divieti che
escludono i cittadini italiani di "razza ebraica" dalla
vita civile (dalle scuole, dalle università, dal mondo
del lavoro, nel settore pubblico, ecc…)
dal novembre 1938, fino alla dichiarazione di "nazionalità nemica" emessa dalla RSI con l’esito
finale della deportazione e dello sterminio, attuata con l’attiva collaborazione
dei "ragazzi di Salò".
Nella costruzione delle politiche del fascismo contro gli ebrei italiani – poi estesa a zingari
ed omosessuali – è possibile individuare un modello assoluto della discriminazione contro
un gruppo sociale.
Un meccanismo ormai lontano nel tempo e assolutamente estraneo alla nostra realtà
democratica?
Non ne siamo convinti, anzi.

La campagna estiva di isolamento e criminalizzazione contro immigrati, rom e sinti,
o altre figure socialmente deboli, numerosi episodi drammatici ed inquietanti di ordinario
razzismo
(solo due ultimi per tutti – l’assassinio del giovane italiano Abdul Gruibe
per "futili motivi" avvenuto a Milano e la vicenda di Bussolengo, il paese in provincia di Verona
dove i carabinieri hanno picchiato duramente la famiglia Campos, rom italiani) ci dicono che il
"fascismo del senso comune" che avvelena la nostra società,
è una questione aperta.
Per questo ricordare le infami leggi razziste di ieri deve servire a ragionare in modo critico
e senza ipocrisie sulla nostra realtà di oggi.