1943
8 settembre: viene annunciato l’armistizio e, nell’Italia occupata dai nazisti, inizia la Resistenza armata. Anche in Oltrepo diversi militari vengono catturati e deportati.
12 settembre: sotto la vigile protezione dei tedeschi, nasce un nuovo Stato fascista, il cui capo è ancora Benito Mussolini. La capitale dello stato è Salò perché Roma è stata dichiarata città aperta e sta per essere occupata dall’esercito alleato.
20 settembre: a Milano il P.C.I. costituisce i primi distaccamenti d’assalto "Garibaldi" che hanno lo scopo di combattere con le armi i tedeschi e i fascisti.
1 ottobre: i tedeschi, tramite manifesti murali, esortano gli uomini e le donne dell’Oltrepo a “denunciare immediatamente la presenza di prigionieri di guerra al più vicino Comando germanico o Comando dei Carabinieri.”
31 ottobre: i podestà e i commissari prefettizi dell'Oltrepo informano con manifesti murali che per disposizione del Ministro dell'Interno “chiunque compia atti di sabotaggio contro le linee di comunicazioni militari, telefoniche, telegrafiche, stradali, ferroviarie, sarà passato per le armi.”
20 novembre: per dare la caccia ai renitenti alla leva, la Repubblica Sociale Italiana costituisce la Guardia Nazionale Repubblicana .
31 dicembre: al Poligono di tiro della Gagnola di Milano, i nazifascismi fucilano il comunista Arturo Capettini e altri tre patrioti. La prima brigata garibaldina dell'Oltrepo porterà il nome di Capettini.
1944
5 gennaio: a Milano esce il primo Bollettino del Fronte della Gioventù che insieme all’altra stampa clandestina (Nostra Lotta, L’Unità, Il Combattente, L’Avanti, La Compagna) arriva in provincia di Pavia attraverso la diffusione clandestina.
18 febbraio: esce il bando del ministro Rodolfo Graziani che istituisce la pena di morte per i renitenti alla leva e i disertori.
Primi di maggio: nelle vicinanze del Monte Penice si costituisce un gruppo di ribelli che opererà sotto il comando dell'ex carabiniere Rinaldo Dellagiovanna detto "Nando".
13 maggio: nelle prime ore del giorno Americano (Domenico Mezzadra) e Remo (Carlo Lombardi) partono per Varzi con Tom (Carlo Allegro ), Otto (Emilio Rizzardi) e Tartan (Orfeo Fiaccadori). Lì costituiscono la prima base della 51º Brigata Arturo Capettini.
17 maggio: tra il Penice e il Brallo si forma la banda di Primula Rossa (Angelo Ansaldi) che in breve assorbirà il gruppo di Dellagiovanna.
29 giugno: il comando della Sicherheits passa ora al colonnello Felice Fiorentini.
5 luglio: per poter combattere più efficacemente le bande partigiane, la Sicherheits trasferisce il suo comando da Voghera a Varzi.
6 luglio: il presidio nazifascista di Bobbio, continuamente attaccato dai partigiani, evacua la città, che subito è occupata dagli stessi partigiani e diventa così la capitale della prima repubblica partigiana della zona.
19 luglio: a Vicomune di Cigognola i tedeschi compiono una drastica rappresaglia contro la popolazione ritenuta colpevole di aver aiutato i partigiani.
24/25 luglio: sul greto del torrente Aronchio i repubblichini del presidio di Varzi sono attaccati e sconfitti per due volte dai partigiani. Molto determinato nel condurre la battaglia è Americano che, pur ferito a un braccio, insiste nella lotta e trascina i suoi uomini alla vittoria.
27/30 luglio: le fila dei partigiani si ingrossano e di conseguenza nascono nuove brigate: Crespi, Matteotti,Pisacane, V GL Tundra, VI GL.
8 agosto: nasce la prima divisione garibaldina dell’Oltrepo che sarà comandata da Americano. Nei pressi di Varzi la Sicherheits è attaccata dai garibaldini della Capettini. Per rappresaglia i tedeschi bruciano buona parte del paese e fucilano due contadini.
20 agosto: alcuni reparti tedeschi e Brigata nera, terrorizzano la popolazione di Santa Maria della Versa operando numerosi arresti, incendi e razzie.
Primi di settembre: nella regione di Decima nasce la brigata Staffora. Inizialmente sarà una formazione autonoma, ma poco dopo la sua costituzione si unirà alle formazioni GL.
8 settembre: a Marsaglia, in Val Trebbia, i garibaldini della Capettini convincono il presidio degli alpini della Monte Rosa a passare dalla parte della Resistenza.
15 settembre:nel Brallese nasce la Brigata Casotti, il cui comando viene affidato dal Comandante Americano a Maino (Luchino Dal Verme).
19 settembre: dopo laboriose trattative, i 33 cecoslovacchi del posto contraereo di Bressana Bottarone passano, portando con sé le armi, dalla parte dei partigiani garibaldini.
22 ottobre: i nazifascisti abbandonano per la seconda volta Bobbio e la cittadina è subito rioccupata dai partigiani di Giustizia e Libertà.
30 ottobre: i garibaldini attaccano un’autocolonna tedesca nei pressi di Montebello della Battaglia. I tedeschi devono abbandonare ai partigiani tre automezzi con armi, munizioni e viveri.
23 novembre: circa quindicimila uomini, calmucchi, turkestani, kirghisi, italiani, tedeschi attaccano lo schieramento partigiano: inizia così il grande rastrellamento invernale che durerà oltre due mesi e metterà a dura prova le forze antifasciste.
24 novembre:nella chiesa di Corvino S. Quirico, i nazifascisti uccidono il sacerdote Felice Ciparelli, accusato di essere un collaboratore dei partigiani.
Dicembre: per tutto il mese i rastrellatori compiono razzie, stupri, arresti e fucilazioni anche a danno della popolazione civile, nonostante i partigiani avessero per tempo evacuato i paesi per evitare la rappresaglia.
1945
13 gennaio: con un’azione improvvisa i tedeschi tentano di catturare il comandante Americano che si nasconde e riesce così a salvarsi. I nazisti devono accontentarsi di arrestare Tom "Carlo Allegro", la sua guardia del corpo.
17 gennaio: al Brallo i nazifascisti attaccano una pattuglia della Capettini. Cade il partigiano Nerone ed è ferito gravemente a una gamba il comandante Primula Rossa che verrà catturato dai nemici .
18 febbraio: dopo un mese di scontri durante i quali i partigiani hanno subito molte perdite, un gruppo di uomini della Matteotti, al comando di Fusco irrompono nell’Albergo Milanese di Stradella e lì eliminano il famigerato Gipén "Giuseppe Vercesi" della Brigata nera.
Primi di marzo: continua la riorganizzazione delle brigate partigiane.
3 marzo: pressati dalle forze partigiane, i nazifascisti sono costretti ad abbandonare il Penice e Bobbio, che passano così sotto il controllo partigiano.
25 marzo: a Broni Fiorentini "comandante della Brigata Nera" sfoga il suo desiderio di vendetta, per gli insuccessi collezionati dai suoi uomini, facendo fucilare quattro partigiani. Negli ultimi tempi la Sicherheits e la Brigata nera non ha risparmiato la popolazione civile che è stata vittima di violenze e di soprusi.
9 aprile: nel corso di una riunione di comandanti tenutasi a Zavattarello, è decisa l'unificazione di tutte le formazioni partigiane dell'Oltrepo sotto il comando di Edoardo "Italo Pietra" che sostituisce Americano.
25 aprile: nel pomeriggio i partigiani scendono dalle colline per liberare i centri urbani dell’Oltrepo ancora in mano ai nazifascisti. Poi, tra moltitudini festanti continuano la loro marcia verso Pavia e Milano che saranno conquistate nei giorni successivi. Un gruppo di partigiani garibaldini, il 28 aprile, andrà a Dongo, dove al comando di Valerio "Walter Audisio" parteciperà alla fucilazione di Benito Mussolini, di Claretta Petacci e di 16 gerarchi fascisti tra i più colpevoli.