La scheda che alleghiamo, come la fotografia di Emilio Gennari, è tratta dal sito web
http://www.gulag-italia.it, realizzato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
e dal Centro Studi Memorial di Mosca.
La riproduzione del documento d’arresto si può visionare sul sito web del
Associazione internazionale "Memorial".
Cognome: Gennari Nome: Emilio Figlio di: Pietro Pseudonimo:André Charlot Piro Luogo e data di nascita: Nato a Stradella (Pv) il 30 dicembre 1902 Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Iscritto alla Gioventù Socialista dal 1918 al 1921, poi al PCI. È ripetutamente arrestato per attività rivoluzionaria, fra il 1922 e il 1927. Ricercato dalla polizia, emigra in Francia, dove lavora in un’industria metallurgica nei pressi di Lione e continua l’attività politica. Nel 1930 giunge a Mosca da Parigi come emigrato politico Data dell’arrivo in URSS: 1930 Percorso professionale/politico in URSS: Dopo la scuola di partito lavora al Comintern. Diventa collaboratore segreto del servizio spionaggio dell’Armata Rossa. Nel 1933 tornitore nella fabbrica "Kujbyšev", nel 1934 specialista-tecnologo alla fabbrica "Kalibr". Nel 1936 prende la cittadinanza sovietica. Tra il 1936 e il 1937 i dirigenti del PCI che lavorano alla Sezione Quadri del Komintern prendono più volte in esame il suo caso. Nel ricostruire la sua biografia e il suo percorso politico, essi lo segnalano come un elemento estremamente negativo, debole politicamente e che assume spesso atteggiamenti antisovietici Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato il 20 marzo 1938 dall'UNKVD della regione di Mosca con l’accusa di attività spionistica controrivoluzionaria. Detenuto nel carcere della Taganka Condanna: Condannato a 8 anni di lager l’8 giugno 1938 dal PP dell’OSO dell’NKVD dell’URSS per spionaggio. Inviato al Severnyj železnodorožnyj lager, poi all’Ust’vymskij lager Data, luogo e causa della morte: Muore il 25 gennaio 1944 all’Ust’vymskij lager Riabilitazione: Riabilitato il 18 agosto 1956 Fonti archivistiche: GARF f. 10033 op. 1 d. P-25536 d. P.-31289; RGASPI f.513 op.2 d.69; Archiv Glavnoj Voennoj Prokuratury; Archiv Memoriala, Mosca; ACS CPC, busta 2331; FIG APC 1921-1943 fasc.1517; FIG Fondo Robotti |
Emilio Gennari Documento relativo all’arresto di Emilio Gennari |
La scheda che alleghiamo è tratta dal sito web
http://www.gulag-italia.it, realizzato
dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e dal Centro Studi Memorial di Mosca.
La fotografia della miniera di Magadan si può visionare sul sito web
del The Virtual Museum of the Gulag.
Cognome: Roveda Nome: Pietro Figlio di: Cesare Luogo e data di nascita: Nato a Pietra de’ Giorgi (PV) il 1 giugno 1898 Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Di famiglia contadina, nel 1910 lavora come cameriere in un ristorante a Pavia, poi come apprendista fabbro. Nel 1917 è richiamato alle armi e combatte come fante nei Balcani. Dal 1920 al 1921 membro del PSI, nel 1922 si iscrive al PCI, arrestato nel marzo 1922 per detenzione di armi, sconta 3 mesi di carcere, poi si trasferisce a Milano per sfuggire alla polizia e nell’agosto del 1922 riesce a fuggire in Francia, dove lavora come manovale nei cantieri e come fuochista a Pas de Calais, quindi come fabbro a Lille. Ottiene il passaporto francese e dal 1924 vive a Parigi, dove si specializza in lavorazione artistica dei metalli e lavora in diverse aziende. Rimasto disoccupato, nel novembre 1934 emigra in Unione Sovietica con un visto turistico e grazie al MOPR rimane a Mosca Data dell’arrivo in URSS: 1934 Percorso professionale/politico in URSS: Inizialmente riceve un sussidio, quindi dal marzo 1935 lavora alla fabbrica di cuscinetti a sfera Kaganovič. In agosto ottiene il passaporto sovietico. Dall’aprile 1937 lavora nei laboratori di scultura del "Vsekochudožnik" Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato nella regione di Mosca il 26 febbraio 1938 con l’accusa di spionaggio. Durante l’istruttoria è detenuto nel carcere della Taganka. Di nuovo arrestato il 29 novembre 1948 mentre si trova ad Aleksandrov, è inviato per l’istruttoria nel carcere di Jaroslavl’ Condanna: Condannato a 8 anni di lager il 14 giugno 1938 dal PP dell’OSO dell’NKVD in base all’art. 58-1"a", viene inviato al Severo-Vostočnyj lager, dove lavora alla miniera "Gelban’ja" del Dal’stroj a Magadan Liberazione: Liberato dopo la prima condanna, continua a lavorare nella stessa miniera di Magadan. Il 17 settembre 1946 è confinato ad Aleksandrov (regione di Vladimir), dove lavora come fabbro in un centro di riparazioni e noleggio. Dopo il secondo arresto, il 23 giugno 1949 è assolto per insufficienza di prove e liberato in base all’art. 204 "b" del codice di procedura penale. Torna ad Aleksandrov, dove lavora come fabbro e meccanico-montatore nella cooperativa artigiana "Metallist". Dall’autunno 1955 va a vivere a Mosca con la moglie Riabilitazione: Riabilitato il 27 agosto 1955 Fonti archivistiche: GARF, f. 10035, op. 1, d. P-20270 Archiv Upravlenija MVD po Magadanskoj oblasti; Archiv Glavnoj Voennoj Prokuratury; FIG APC 1921-1943 fasc. 1517 FIG Fondo Robotti |
Gulag di Magadan. è stato uno dei campi Magadan - Ingresso Miniera |