Il Castello visconteo di Voghera fu luogo di detenzione durante il regime fascista ed in
particolare nel periodo che va dall’8 settembre 1943 alla Liberazione.
Liberazione.
Nel carcere, tra i tanti antifascisti, partigiani, patrioti che vi furono imprigionati o che da lì
passarono per la successiva deportazione** nei campi nazisti, ricordiamo alcune figure:
GIOVANNI MERCURIO Nato a Udine il 26 marzo 1916. Cattolico, laureato in medicina, aderente alla F.U.C.I., nel 1942 lavora all’ospedale neuropsichiatrico di Voghera. Dopo l’8 settembre entra nelle formazioni pavesi di “Giustizia e Libertà” (divisione “Masia”) con il nome di “Mirko”, attivando i contatti con i resistenti cattolici a Milano, in particolare con Enrico Mattei e Achille Marazza. (…) Il 6 luglio 1944 viene arrestato nei pressi di Varzi, con l’accusa di avere curato partigiani. E’ incarcerato a Voghera. E’ trasferito probabilmente a Pavia il 24 settembre, due giorni prima che alcuni compagni delle formazioni gielline, all’oscuro del trasferimento compiano un irruzione nel carcere per liberarlo, assieme ad altri detenuti politici. Il 28 è tradotto a San Vittore (matricola n.3272, cella 66 del VI raggio) e poi il 17 ottobre, a Bolzano. Da qui, il 20 novembre, Mercurio è deportato a Mauthausen, (numero di matricola 110329). Trasferito a Linz e poi ad Amstetten, vi muore il 22 Aprile 1945. |
EDILIO LAZZATI Nato a Zavattarello il 28 marzo 1898. Socialista, eletto consigliere comunale a Zavattarello nel 1920, viene poi nominato Sindaco, carica che conserva fino al 1924. Schedato nel Casellario Politico Centrale dal 1926 al 1928. Nel’aprile del 1944 prende contatti con l’ex prigioniero greco Andrea Spanoyannis e favorisce la nascita a Costalta della “Banda del greco”. Dopo il suo arresto a Pianello Val Tidone nell’ultima settimana di maggio, viene condotto nelle carceri di Voghera, dove, nonostante la sua menomazione fisica, sarebbe stato torturato. Spanoyannis compie un tentativo per liberarlo, ma giunge troppo tardi perché Lazzati è già stato trasferito a Pavia. Internato a San Vittore il 7 luglio (matricola n.2533, cella 97 del V raggio e, in seguito, cella 64 raggio VI) è tradotto il 7 settembre al campo di Bolzano, con destinazione Mauthausen, dove giunge il 19 dicembre (matricola n.114001). In seguito associato ai sottocampi di Melk e di Ebensee, è liberato il 6 maggio 1945. |
ETTORE LEVI |
** Una trattazione più dettagliata del fenomeno della deportazione nei Lager nazisti dei
Inseriamo un brano da “Il coraggio del No” di Ugoberto Alfassio Grimaldi
ed. Amministrazione provinciale di Pavia 1976 sulla figura di Giovanni Mercurio "Mirko".
GIOVANNI MERCURIO "MIRKO" 297Kb
di Giovanni Antoninetti e Adriano Perotti
Per chi non ha "memoria" di cosa è stata l’attività della Sicherheits, segnaliamo la pagina web
presente sul nostro sito nella sezione - Il contributo fascista alla repressione antipartigiana.
Il caso dell’Oltrepo pavese -
Riproduciamo anche il testo "La resa di Cigognola" di Ugoberto Alfassio Grimaldi (nel quale
è rievocata la cattura di Luciano Serra, vice comandante del presidio della Sicherheits),
anch’esso tratto dalla pubblicazione “Il coraggio del No”.
LA RESA DI CIGOGNOLA 369Kb
Ci sembra utile anche ricordare un intervento dello storico Giovanni De Luna, pubblicato
sulla rivista "Diario" del maggio 2001.