Ultima sentenza processuale
Il 20 gennaio 2010 la Cassazione - con sentenza
numero 706 della Prima sezione civile - ha confermato la
condanna al risarcimento dei danni da diffamazione
a carico di Marco Pirina e della moglie che, ora,
dovranno risarcire tre partigiani.
La vicenda ruota attorno alle
affermazioni contenute nel libro "Genocidio"
(pubblicato nel 1995 ), nel quale Marco Pirina e la
moglie Anna Maria D’Antonio indicavano tre partigiani
delle valli del Natisone (Mario Straulig, Giuseppe
Osgnach e Francesco Pregelj) quali «responsabili di
deportazioni e/o collaborazionisti del nono Corpus
e delle armate titine» in vicende legate alle
alle foibe.
Nella sentenza, la Cassazione sottolinea che nessuna
prova è fornita dagli autori del libro sul coinvolgimento,
nella deportazione e nella scomparsa nelle foibe di
civili italiani, dei partigiani che combatterono contro i nazifascisti nelle valli friulane del Natisone insieme
alle forze jugoslave del Maresciallo Tito
tra il 1943 e il 1945.
Pirina ( ex esponente del FUAN ed ex militante della Lega Nord poi passato in Forza Italia ) e la
moglie ora dovranno risarcire i 3 partigiani indicati nel libro, volume editato anche grazie
ai fondi erogati dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
In particolare, la Cassazione ha respinto il ricorso di Pirina e della D’Antonio confermando, in
quanto «del tutto congrua e niente affatto contraddittoria», la sentenza emessa nel
gennaio del 2004 dalla Corte di Appello di Trieste.
Nel libro, ad essere indicati "collaborazionisti", oltre ai 3 partigiani che avevano denunciato
gli autori del volume, erano elencate circa novanta persone accusate di essere
"responsabili di deportazioni».
La tesi è del libro è stata rigettata dalla Cassazione che nelle sue motivazioni ha scritto come:
«non fosse indicato il reato specificatamente commesso e che mancasse l’indicazione di
una specifica documentazione storica che potesse suffragare
l’accusa di coinvolgimento
nella scomparsa dei civili italiani». Inoltre «Il libro si limita solo a una generica e
complessiva indicazione di fonti, lumeggiando come veri i fatti affermati».
Un’assenza di fonti e di
citazioni che suffragassero «l’effettiva esistenza dei fatti
e delle condotte».
La storia intorno alle foibe
Articolo del
gruppo di lavoro sul revisionismo storiografico Nicoletta Bourbaki, ripreso dal
sito online della rivista
Internazionale (
10 Febbraio 2017).
«Dal 2005, ogni 10 febbraio, sui mezzi d'informazione italiani viene raccontata una versione
parziale e distorta di quel che accadde a Trieste, in Istria e in tutta quanta la "Venezia Giulia" nella prima metà del
ventesimo secolo. La legge che nel 2004 ha istituito il "Giorno del ricordo" allude en passant alla "complessa vicenda del confine orientale", ma non vi è alcuna
complessità nella vulgata che tale ricorrenza ha fissato e cristallizzato. Una vulgata
italocentrica, a dispetto della multiculturalità di quelle regioni…»
(
Nicoletta Bourbaki, gruppo di lavoro sul revisionismo storiografico)
Fermati Neretva
In una articolo di
Azra Nuhefendić,
giornalista e scrittice, pubblicato il
10 Maggio 2013 sul sito web
dell’
Osservatorio Balcani e Caucaso,
a
70 anni dalla
Battaglia della Neretva, si intrecciano ricordi e riflessioni che ci parlano di un episodio che, insieme a molti altri, ebbe dei riflessi sia sui tragici eventi del
"confine orientale"
che sulle vicende delle
guerre balcaniche, arrivando a posare lo sguardo sulla situazione attuale.
Un dolore corale
Pubblichiamo, in occasione del
"Giorno del Ricordo 2014",
due articoli entrambi tratti dal quotidiano
"il manifesto".
Il primo contributo è un’intervista di
Tommaso di Francesco allo scrittore
Predrag Matvejevic che traccia un bilancio a
dieci anni
dall’istituzione di questa ricorrenza. Di seguito
Giacomo Scotti ripercorre il contesto che precedette le drammatiche vicende
istriano-dalmate.
Il confine italo-sloveno: analisi e riflessioni
Testo del documento approvato dal
Comitato nazionale ANPI il
9 dicembre 2016
Lettera aperta sul Giorno del ricordo
Lettera aperta di
storici, associazioni e
gruppi di lavoro pubblicata sul periodico dal
Internazionale il
20 dicembre 2016
Vademecum per il Giorno del Ricordo
Nel
2019 l'
Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia ha realizzato uno studio su
questa complessa e controversa vicenda storica, Un necessario e serio contributo di chiarezza sul tema
foibe ed esodo
Il fascismo di confine e il dramma delle foibe
Atti del Convegno promosso dal
Comitato nazionale ANPI e dal
Comitato nazionale ANPI Coordinamento regionale Friuli-Venezia Giulia
svoltosi a
Romail
4 febbraio 2020
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