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   La situazione a Voghera nel 1960

Dopo un periodo di gestione commissariale, nelle elezioni amministrative del 22 Novembre 1959
la sinistra vogherese avanza:



Per un solo seggio PCI. e PSI. hanno la maggioranza e formano la nuova Giunta alla fine
del 1959: sindaco è ancora il comunista Riccardo Dagradi;
assessori effettivi: Italo Betto, Giuseppe Calandra, Ugo Alfassio Grimaldi, Adriano Barisonzi
(al quale subentrerà in Consiglio e in Giunta Angelo Gattone), Alfredo Barbieri, Raffaello Zani
(poi Elio Bellinzona): assessori supplenti: Angelo Silvani ed Enea Valle.
La Giunta durerà circa un anno, fino alla crisi del Dicembre 1960.
Sarà Luciano Nebbiolo, l’indipendente eletto nelle file del P.S.I., a decretarne la caduta,
dichiarando libertà di comportamento e negando il voto sul bilancio.

Per evitare una nuova gestione commissariale alcuni partiti - PRI, PCI, PSI, PSDI - con l’appoggio
esterno della DC danno vita a una Giunta di emergenza con Mario Bottiroli sindaco, che resterà
in "carica" dal Luglio al Novembre 1961.
Le elezioni che seguiranno apriranno la strada alla coalizione di centro-sinistra, seguendo
le indicazioni nazionali.

 


   Estate ’60: Cosa scrisse la "stampa iriense"

La lettura di quei giorni nei resoconti e nei commenti dei giornali vogheresi dell’epoca:
"L’Avvenire di Voghera", "Il Cittadino", "Il Giornale di Voghera", "Il nuovo Oltrepo
socialista"
.

 

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L’AVVENIRE DI VOGHERA
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IL CITTADINO
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IL GIORNALE DI VOGHERA
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NUOVO OLTREPO SOCIALISTA

 


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