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   Quei morti di Reggio Emilia

In risposta alla rivolta genovese Tambroni ordina la linea dura contro qualsiasi contestazione o
protesta. Il 5 luglio a Licata, una manifestazione popolare contro il carovita, la penuria d’acqua
e la mancanza di lavoro è soppressa violentemente dalla Polizia. Rimane ucciso Vincenzo
Napoli
, 25 anni (mentre cercava di difendere un bambino tenuto fermo ad un muro e picchiato
dai celerini). Il 6 luglio a Roma, con una carica di Cavalleria, la Polizia, a Porta San Paolo,
reprime un corteo antifascista.

7 Luglio 1960 - Reggio Emilia


Nel pomeriggio del 7 Luglio
una manifestazione sindacale
pacifica, legata ad uno
sciopero generale, indetto
dalla CGIL è caricata da
Polizia e Carabinieri.
Non solo idranti, lacrimogeni e
"caroselli di camionette".
Le Forze dell’ordine sparano
ad altezza d’uomo. Per quasi
un’ora risuonano i colpi di
mitra e moschetti.
Alla fine di questa "mattanza,
i feriti saranno 21, e sul
selciato rimarranno i corpi inermi di 5 persone, 5 lavoratori, tre dei quali ex partigiani:


Il giorno seguente la strage
di Reggio Emilia
uno
sciopero generale blocca il
paese.
Poi verranno gli scontri ed
altri morti a Catania ed a
Palermo.
Ai funerali dei 5 lavoratori
parteciparono di 150mila
persone
. Il 19 luglio Tambroni
rassegnò le dimissioni.
Il processo per i "fatti di
Reggio Emilia"
, che si
celebrò
nel 1964 terminò con l’assoluzione dei responsabili della strage.

 


«Dalla ricostruzione di Murgia

Il primo a cadere è Lauro Farioli, 22 anni,
padre di un figlio. Ai primi spari, si è lanciato
incredulo verso i poliziotti come per fermarli;
gli agenti sono a cento metri da lui:
lo fucilano in pieno petto, gli sparano in faccia
(…) Ovidio Franchi, un ragazzo di 19 anni,
muore poco dopo. Un proiettile l’ha ferito
all’addome. Ferito, cercava di tenersi su
aggrappandosi a una serranda. Un altro,
ferito lievemente, lo voleva aiutare. Poi
è arrivato uno in divisa e ha
sparato su tutti e due.
Emilio Reverberi, 39 anni, operaio, ex
partigiano: lo spezza in due una raffica di
mitra. Morirà più tardi in sala operatoria.»


Dal libro di Paolo Nori "Noli la farem vendetta"
Feltinelli 2006

 

Di seguito una scheda di approfondimento di Girolamo De Michele, (in formato pdf), presente
sito-portale "Reti Invisibili" dal titolo:


I morti di Reggio Emilia - I morti del luglio 1960 124Kb.

 

Il racconto di quella giornata in un articolo (in formato pdf) pubblicato sul quotidiano "La Gazzetta di Reggio" il 6 Luglio 2002


"Prima arrivarono gli idranti, infine furono spari e urla" 104Kb.

 

Nota: Le foto presenti in questa pagina provengono dal sito web "istoreco.re.it"

 

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