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   Missione "Roanoke"

L’uscita delle formazioni partigiane dal drammatico rastrellamento invernale ‘44/’45
e la ripresa di attività - dagli attacchi ai convogli ed ai presidi repubblichini lungo la via Emilia,
all’uccisione nel centro di Stradella del torturatore fascista Gipei ad opera di
"Fusco" (Cesare Pozzi) fino alla battaglia delle Ceneri od Ortaiolo nel
febbraio – fanno dell’Oltrepo la sede ottimale per l’insediamento di una missione, anche se
inferiore di numero rispetto a quella della comando partigiano della VI Zona.
Di questo sono convinti anche americani e inglesi.

Il 28 febbraio, dopo una esplorazione di Vanoncini accompagnato da "Miro" (Anton Ukmar), che
incontra "Americano" (Domenico Mezzadra ), "Edoardo" (Italo Pietra) e
"Fausto" (Fausto Cossu), arriva il via libera, comunicato a Materazzi.
La missione viene paracadutata sul campo di Casanova in Val Trebbia la mattina dell’8 marzo.
Tre sono i componenti: il capitano americano Rawleigh W. Taylor, il capitano inglese
Basil W. S. Irvin (esperto di guerra partigiana, con esperienza in Jugoslavia) ed il caporale
radiotelegrafista
W. G. Denley. La missione è denominata "ROANOKE", mentre Il gruppo inglese
verrà indicato come "GENESSE".
La "Roanake", che arriverà a contare tredici componenti, ha il compito di stabilire contatti
con i comandi partigiani, evitare “attriti” con e tra le formazioni, raccogliere e inviare
informazioni sui movimenti nemici
.
La sede è Pietragavina, dove il 9 aprile 1945 la "Roanake" si trasforma in missione autonoma
e non più sezione della "Peedee".
Il capitano Taylor si ferirà, il 31 marzo, accidentalmente con la pistola ad una mano e verrà
rimpatriato a fine maggio.
In un incontro svoltosi il 20 marzo - presenti "Giorgio" (Giorgio Agliani), "Edoardo",
"Americano", "Riccardo" (Alfredo Mordini), "Albero" (Alberto Mario Cavallotti) ,
"Miro" - Vanoncini garantisce “abbondanti e ripetuti lanci nei prossimi giorni”.
Il 18, 20 e 21 marzo cinque aerei con i rifornimenti per l’Oltrepo sganciano il materiale sul
Chiappo. Seguono il 12, 18 e 26 aprile altri tre lanci con materiali – secondo Taylor – distribuiti
tra i partigiani dell’"Aliotta" ed in misura minore per la "Gramsci" e la "Masia".

 

 

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