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MEZZEGRA, “STORIA E VERITA’”

Alla lettera inviata dal Sindaco di Mezzegra, avv. Claudia Lingeri, ha dato risposta il 27 aprile il Comitato provinciale ANPI Como.

Ecco, dopo 24 giorni, la risposta del Sindaco di Mezzegra avv. Claudia Lingeri alla lettera dell’Anpi Provinciale di Como ( peraltro, mai nominata nella risposta).

La ns. Amministrazione ha semplicemente accolto la richiesta da parte dell’Unione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana (sic), della posa di una foto commemorativa di Benito Mussolini e Claretta Petacci.

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Lettera al sindaco di Mezzegra (CO) avv. Claudia Lingeri, dall’A.N.P.I. Comitato Provinciale di Como

Alla cortese attenzione della Sig.ra avv. Claudia Lingeri, Sindaco di Mezzegra

Como 27 marzo 2012

Egr. sig. sindaco,
si è molto parlato nelle scorse settimane – non solo sulla stampa locale – della nuova targa recante immagini di Mussolini e della Petacci che i reduci della repubblica di Salò Le hanno chiesto il permesso d’affiggere sul muretto di Villa Belmonte, ottenendo il Suo assenso.

Mezzegra non solo fu teatro degli avvenimenti conclusivi della Resistenza al nazi-fascismo, ma ha pure dato un doloroso contributo di sangue alla Lotta di Liberazione, con la vita di tre giovani concittadini caduti nella Battaglia di Lenno. Vogliamo perciò pensare che Sindaco e Giunta Comunale abbiano concesso il permesso non già come un atto d’omaggio alla memoria di un dittatore guerrafondaio, artefice di vergognose leggi razziali e causa di tanti lutti per il nostro Paese, né per ingraziarsi i suoi tristi e patetici epigoni, ma solo per un’operazione di verità storica.

Anche noi siamo sempre e comunque per la verità storica. Ed è sicuramente un contributo alla verità storica ricordare – grazie alla foto della Petacci – che il Duce del Fascismo, dopo aver trascinato l’Italia nell’orrore della guerra, in quei giorni dell’aprile 1945 stava vergognosamente cercando di fuggire all’estero, abbandonando il Paese al suo destino (ma trafugando oro e denaro), e abbandonando pure la sua famiglia (ma portando con sé la giovane amante). Le due foto illuminano più di molte parole la statura morale dell’uomo-Mussolini.

Le chiediamo di portare davvero a compimento il recupero della verità storica, rimuovendo la targhetta attualmente presente in località Giulino, di fianco al muretto della villa, recante la scritta “Fatto storico del 28 aprile 1945” – una targhetta sostanzialmente inutile, perché niente spiega – sostituendola con un’altra che racconti senza ipocrisie e rivendichi con orgoglio, per Mezzegra e per l’Italia, ciò che veramente avvenne in quel luogo storico: “Qui, il 28 aprile 1945, la Resistenza italiana pose fine al regime fascista, eseguendo la condanna a morte del dittatore Benito Mussolini”.

Riteniamo anche che sarebbe utile che nella piazza principale del paese, la piazza 28 Aprile 1945, venisse apposto un cartello di tipo turistico (giallo) che spieghi in sintesi i fatti accaduti: fermo della colonna nazista in ritirata, arresto e fucilazione di Mussolini quale ultimo atto della resa del fascismo. Così, daremo alle nuove generazioni e ai turisti una seria informazione sui fatti che, con l’epilogo di Dongo e Mezzegra, diedero inizio a un lungo periodo di democrazia nel nostro Paese.

Ma di questo possiamo occuparci in seguito. Nell’immediato, Le chiediamo di considerare la proposta di sostituzione della targhetta a Giulino, da effettuarsi in contemporanea con l’apposizione della targa con le due foto, rendendoci eventualmente disponibili a provvedere noi stessi alla predisposizione del nuovo cartello.

Certi che vorrà prendere in considerazione la nostra proposta, in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro, la salutiamo cordialmente.

Per il Comitato Provinciale di Como
Il Presidente
Guglielmo Invernizzi

  29.04.12 08:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Comunicati, Antifascismo, Resistenza, Comitati Provinciali, Novità, Memoria, Cultura
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