15 Luglio 2015

In Germania il tribunale di Lüneburg, nel nord della Germania, ha condannato a 4 anni di carcere l’ex membro delle SS Oskar Gröning, 94 anni. Nel 1944 era in servizio nel lager di Auschwitz con la mansione di contabile.

Dopo la guerra fu fatto prigioniero dagli alleati, ma nel 1948 tornò in libertà.
Fu lui stesso, negli anni ‘80, ha decidere di raccontare la sua storia in un memoriale dedicato a quanto aveva visto nel nel campo di sterminio polacco.
Trent’anni dopo la giustizia tedesca ha aperto un’istruttoria a suo carico che è sfociata in questa condanna.

«Auschwitz è un luogo nel quale nessuno avrebbe dovuto essere presente, dove sono avvenute cose terribili.» ha ancora dichiarato oggi il 94enne poco prima della lettura della sentenza. Ma Oskar Gröning era prsente in quel campo di sterminio nazista, dove nel 1944, in veste di ufficiale delle SS, aveva il compito di smistare i bagagli sequestrati ai deportati, contare e classificare il denaro, gli oggetti di valore (trovati tra i loro effetti personali) e di trsferirli poi direttamente alle autorità naziste a Berlino.

Condannandolo a 4 anni di carcere, il tribunale di Lüneburg è andato oltre la richiesta avanzata della procura (3 anni e mezzo di reclusione).

Gröning, anche se incaricato di compiti (per così dire) amministrativi, all’interno di Auschwitz si è reso ugualmente complice dell’assassinio di 300 mila deportati nel periodo nel quale l’ex SS prestò servizio, ovvero dal Maggio al Luglio del 1944.

Subito all’avvio del processo, 3 mesi e mezzo fa, l’uomo aveva ammesso di essere stato a conoscenza dell’esistenza delle camere a gas, ammettendo anche la sua responsabilità morale e chiedendo perdono.