Mercoledì 13 marzo 2019, ore 18,00 presso Casa della Memoria, via Federico Confalonieri 14, Milano – MM5 Isola, AnpiLibri presenta il volume di Carmelo Albanese

Leto Fratini, scultore - Percorsi esistenziali e traiettorie dell'antifascismo tra Firenze e Milano Pacini, 2017

L'Autore ne discute con: MARIA LUISA DE GRADA

Leto Fratini (1911-1943), giovane scultore della Val d’Elsa, nella seconda metà degli anni Trenta si afferma nel panorama artistico milanese. Entrato in rapporto con il movimento antifascista, viene arrestato per diffusione di stampa clandestina. Rinchiuso nel carcere delle Murate di Firenze, trasferito a San Vittore a disposizione degli agenti dell'Ovra, morirà nell’ospedale psichiatrico di Mombello. Attraverso lo scavo archivistico e l’incrocio di fonti eterogenee, l’autore definisce i passaggi cruciali della vita dello scultore toscano, liberandola da una narrazione intelaiata sui due poli dell'antifascismo e del martirio. Ricollocare Leto Fratini nel contesto del suo tempo consente all’autore di inoltrarsi nel mondo della cultura milanese di quegli anni, popolato da figure che, come scrive Simone Neri Serneri, “per inclinazione esistenziale, curiosità intellettuale e talento artistico si pongono ai margini se non in antitesi al conformismo cui chiama il regime”.

Carmelo Albanese è dottore di ricerca in Storia contemporanea all’Univ. di Firenze. Collabora con l’Ist. St. Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Si occupa di antifascismo, Resistenza e società italiana fra le due guerre. Ha pubblicato recentemente:  Storia dell’Anpi Oltrarno. Associazionismo popolare e memoria della Resistenza a Firenze (Firenze 2017) e Una “Resistenza perfetta” per l’unità autonomista. Il discorso pubblico di Pompeo Colajanni “Barbato” (1955-1960), di prossima uscita per Sellerio negli atti del convegno “Il ruolo della Sicilia nella Resistenza e nella guerra di Liberazione” (Palermo, ottobre 2016).

Maria Luisa De Grada vive a pane e colori. Si esprime con una pittura legata al mondo dei Fauve ed è amante degli impressionisti, proprio per un utilizzo coraggioso del colore. Nel 1968 fa parte di un gruppo di artisti emergenti (Nuova Figurazione). Tra loro Spadari, De Filippi, Galbusera e altri. Nel 1974, apre un importante dibattito alla Biennale di Venezia con il Gruppo 8 marzo. Espone in più di 350 mostre personali.