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L'EX DEPORTATO NOVELLO MANZINI CI HA LASCIATO

L'EX DEPORTATO NOVELLO MANZINI CI HA LASCIATO

Novello Manzini, che avrebbe compiuto 97 anni a giorni, fu deportato a 20 anni, come altri 650.000 militari italiani dopo l'armistizio, il 12 settembre del 1943. Giovane sottoufficiale in Grecia, fu catturato dai nazisti e venne mandato in Polonia con un lungo e difficile viaggio su quei vagoni blindati stipati di esseri umani che avevano come tappa finale i campi di sterminio. Molti dei suoi compagni di viaggio non ce la fecero e questo per l'ex internato militare nei lager, è rimasto un cruccio per tutta la vita. Ieri Novello ha concluso la sua vita a Buccinasco, la cittadina fuori Milano dove dopo la guerra si era stabilito, dedicando tutta la vita all'Anpi, al partito comunista e al volontariato. A dare la notizia della morte di Manzini è Roberto Cenati, presidente di Anpi provinciale di Milano, che ne ricostruisce la storia. 

"Nei suoi racconti ricordava sempre il triste periodo della deportazione. Novello viaggiò per 24 giorni in vagoni merci, stipatissimi, con destinazione i campi di concentramento polacchi. I 40 deportati stipati nel vagone merci di Manzini dovevano dividersi soltanto due chilogrammi di pane al giorno. Novello ricordava sempre come molti suoi amici non ce la fecero".

Dopo la Polonia fu trasferito in un campo di Dresda, nello stesso periodo in cui questa città fu rasa al suolo dai bombardamenti alleati del febbraio del 1945. Fu poi trasferito a Mauthausen con altri 6 deportati di Mantova e Suzzara, suo paese di origine. Arrivò a pesare 28 chili. "Dopo la liberazione del lager da parte degli Alleati, Novello ricordava che, nel palazzo vicino al campo dove furono alloggiati per essere curati e rimessi in forze, molti internati morirono per il semplice fatto di aver mangiato troppo in fretta dopo il prolungato digiuno. Novello tornò a casa il giorno dei morti del 1945. Di quel giorno raccontava che rimase bloccato per parecchi minuti prima di trovare la forza di chiamare sua madre.

Prima di trasferirsi definitivamente a Buccinasco, svolse per diversi anni attività sindacale tra gli agricoltori e i contadini del Mantovano insieme a sua moglie, Lina Borsari, che fu staffetta partigiana durante la Resistenza e anche lei iscritta alla sezione Anpi di Buccinasco". A Buccinasco, dirigente del Pci, Novello divenne assessore al Bilancio nelle giunte del sindaco partigiano Fulvio Formenti e fu presidente dell'Anpi locale.

  19.10.20 08:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Attività in Lombardia, Comunicati, Comitati Provinciali, Resistenza, Sezioni, Novità, Memoria, Testimonianze, Nazismo, Fascismo, Commemorazioni, Cultura
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