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È ORA DI DIRE BASTA !!

“SUSS L’EBREO”, IL FILM DI PROPAGANDA ANTISEMITA DELLA GERMANIA NAZISTA

ANPI: "PROFONDA INDIGNAZIONE"

Protesta anche l'Anpi provinciale di Milano: "Esprimiamo profonda indignazione - scrive il presidente provinciale dell'associazione partigiani Roberto Cenati - La distribuzione del filmato si inserisce in un clima caratterizzato da una sempre più preoccupante deriva antisemita, dalla completa rimozione della Memoria, della storia, delle nefandezze del regime nazifascista. Ne è una testimonianza gravissima e preoccupante quanto accaduto a Novara nel corso di un corteo No Green Pass e quanto sta accadendo da oltre tre mesi, ogni sabato a Milano, percorsa da analoghi cortei nel corso dei quali si accostano le misure anti covid alla Shoah e al regime nazifascista. Soltanto la Memoria legata alla conoscenza della storia e la cultura ci possono salvare da questa sempre più pericolosa situazione".   

 

“SUSS L’EBREO”, IL FILM ANTISEMITA DELLA GERMANIA NAZISTA

L'AMBIGUITÀ DI UN’OPERAZIONE COMMERCIALE

Non può che suscitare sconcerto la pubblicazione e diffusione in Dvd del film Suss l’ebreo, una pellicola di propaganda antisemita uscita nella Germania nazista nel 1940. A editarlo la A§R Productions, specializzata nel recupero di vecchi film, che distribuisce i propri prodotti in negozi ed edicole.

Come noto la pellicola fu commissionata dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, che intervenne (come dichiarò lo stesso regista) anche personalmente sulla sceneggiatura, il montaggio e la selezione degli attori. Per parte sua Heinrich Himmler ordinò che tutti i membri delle SS e della Gestapo vedessero il film.

Nel personaggio di Suss, il regista, Veit Harlan, che fu al termine della guerra anche sottoposto a processo con l’accusa di “crimini verso l’umanità”, cercò di condensare tutti gli stereotipi possibili dell’ebreo, anche fisici: con il naso adunco e la barba sudicia, avido e usuraio, imbroglione e immorale, ostile verso i non-ebrei. Nello specifico del racconto Suss venne anche accusato di essere uno stupratore e alla fine impiccato con il plauso unanime della popolazione. A sostegno di questa esecuzione la citazione in più occasioni di passi degli scritti antisemiti di Martin Lutero.

Le cronache tra il 1940 e il 1943 segnalarono atti di violenza in Germania, ma anche a Marsiglia in Francia (dove fu proiettato), contro gli ebrei da parte degli spettatori dopo la visione del film.

Il Dvd ora in commercio, in edizione originale con sottotitoli in italiano, si presenta privo di qualsivoglia avvertenza critica o commento introduttivo, recupera la locandina originale italiana del 1940 (il film fu presentato nello stesso anno in anteprima alla Mostra di Venezia), riassumendo nelle note di copertina la vicenda come una innocente storia “Per tutti” ambientata nel ducato tedesco del Württemberg nel XVIII secolo. Ancora più incomprensibile appare, infine, la scelta di riprodurre tra i contenuti speciali del Dvd non solo i manifesti che pubblicizzarono in diversi Paesi Suss l’ebreo, ma anche le immagini di un lungo filmato muto, senza indicarne la fonte, con ebrei ridenti e al lavoro, quasi felici, ritratti con la stella gialla in un ghetto non meglio precisato. Il tutto all’insegna di una evidente ambiguità.

OSSERVATORIO DEMOCRATICO SULLE NUOVE DESTRE

 

È così come se niente fosse, in edicola a Milano si può comprare “Suss l’ebreo” la più importante opera di cinematografia nazista antisemita. Senza un’introduzione, senza una spiegazione, senza una storicizzazione.

Così come se niente fosse. Come se i nazisti fossero ancora tra noi e vendessero liberamente i loro prodotti. Quel film che proiettavano nei cinema in Germania, per preparare il popolo all’attuazione della Soluzione Finale.

Così come se niente fosse.

E poi ci meravigliamo di Novara?

Presenterò domani un’interrogazione ma anche una denuncia alla procura per i reati descritti dalla Legge Mancino.

Non sarò mai indifferente.

EMANUELE FIANO

  02.11.21 11:17:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Comunicati, Comitati Provinciali, Novità, Razzismo, Memoria, Nazismo, Fascismo, Neofascismo, Cultura
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