ENNIO DOREGATTI, "COMANDANTE TONI" DELLA BRIGATA PERLASCA, È MORTO
Combatté il fascismo in Valsabbia con la brigata Perlasca
Andava nelle scuole a spiegare l’orrore del fascismo e cosa è stata la Resistenza. E la necessità che pulsa in certi uomini: battersi per un mondo migliore. Come aveva fatto lui. Ennio Doregatti, il «comandante Toni» della brigata «Giacomo Perlasca» delle Fiamme Verdi, adesso se n’è andato. Aveva 92 anni. E’ morto per un malore il 1 novembre. Sabato 3 novembre erano in tanti a dargli l’ultimo saluto, a dirgli grazie a denti stretti nel rito funebre civile svoltosi nella sua abitazione a San Polo.
Doregatti, parte per la guerra come alpino della Julia per poi tornare nella sua Valsabbia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. I «disertori» che non si arruolavano sotto la Repubblica di Salò rischiavano la fucilazione. Ma Ennio è uno dei tanti che dice no. Che dice basta. E sui monti della Valsabbia decide di combattere per la libertà, fondando una brigata partigiana (dedicata a Giacomo Perlasca, ispiratore della Resistenza bresciana, ucciso dai fascisti). Un atto di coraggio e d’altruismo da cui nasce una nuova Italia. Lo stesso coraggio che dimostrò la sua amata (e in seguito sua moglie), la maestra Santina Dusi, partigiana catturata e torturata dai fascisti ad Idro, che inutilmente la costrinsero a parlare a suon di atrocità.
La vita, il coraggio e le sofferenze di Toni non sono passate invano. Basta leggere il commento al libro «Brigata Perlasca» di Emilio Arduino, che i liceali del Fermi di Salò hanno trascritto sotto forma di libro informatico: «Leggendo e trascrivendo Brigata Perlasca abbiamo capito che la Resistenza fu un grande incontro di italiani nel sacrificio e nella lotta».
Pietro Gorlani
l’articolo originale su: http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_novembre_3/ennio-doregatti-partigiano-vallesabbia-brigata-perlasca-morto-brescia-2112543379459.shtml
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Arrivederci Toni
A tendere bene l’orecchio sembra di sentirlo imprecare anche di lassù:
«Questa volta mi hai fregato, accidenti a te».
Un malore improvviso, il ricovero alla Poliambulanza e ieri sera Ennio
Doregatti, il “Comandante Toni” della Brigata Perlasca, è andato avanti.
Aveva 92 anni.
A metà ottobre era a Barbaine per onorare i compagni caduti alle
Pertiche.
Cascasse il mondo lui c’era, sempre.
Anche l’anno scorso, quando per raggiungere la Valle Sabbia da San
Polo dove abitava non ha esitato a firmare per uscire dall’ospedale: «Che
volete che mi succeda, alla mia età» aveva tuonato alle figlie che cercavano
di farlo desistere.
Era fatto così: irruente e generoso.
Ad accompagnarlo, sempre, la curiosità propria dei bambini.
Un “antieroe” lo si potrebbe definire.
C’era sempre, ma dietro le quinte. Lo vedevi con quella giacca chiara
di pelle scamosciata, dritto in mezzo agli altri.
Alla fine prendeva la corona d’alloro e la portava ai cippi. Quello
si, ci teneva.
Alpino della Julia, dopo l’8 settembre si era imboscato a Castenedolo
e poi a Serle per non andare con quelli della Rsi.
Stretto dalla morsa dei rastrellamenti ha caricato uno zaino di libri
e scelto un paesino a caso dove non arrivasse la strada: Presegno.
Per caso lì ha incontrato la donna della sua vita, Santa Dusi, che
faceva la maestra e che ha pagato cara la sua simpatia per i partigiani.
Per un po’ ha accompagnato i fuggiaschi indirizzandoli al confine
svizzero.
Così ha conosciuto i partigiani della zona e ne è diventato il capo,
scelto per la pacatezza dei toni e la capacità di essere accorto nelle
azioni.
Gli studi tecnici e la vita l’hanno poi portato lontano, in giro per
il mondo, fino in Venezuela a trivellare pozzi petroliferi.
Lascia la moglie, le figlie, qualche nipote.
E per tutti un grande patrimonio di umanità.
Lo aspetteremo ancora l’anno prossimo, a Barbaine.
Ubaldo Vallini
(http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/Arrivederci-Toni-22130.html)
Il funerale in forma civile sarà sabato 3 novembre alle ore 10,30 nella sua casa in via Ponte 33 a San Polo di Brescia