Testata  

LODI, COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI DEL POLIGONO DI TIRO"

Martedì 22 agosto 2017 la Città di Lodi ricorda i “Martiri del Poligono” con il seguente programma:

ore 16,45 – Posa della corona d’alloro al cippo situato nel campo retrostante il Poligono di Tiro dalla delegazione ANPI e rappresentanti autorità; cittadini.

ore 17,00 – Celebrazione della Santa Messa nel Tempio dell’Incoronata.

ore 17,30 – Discorsi commemorativi in Piazza Broletto

la mappa delle stragi fasciste e naziste a Lodi;

la mappa delle stragi fasciste e naziste nel Lodigiano.

=================          ==========================

“Commemorare i martiri del fascismo è anacronistico”

Stefano Buzzi, assessore comunale nella giunta di centrodestra a guida leghista che governa da giugno la città di Lodi e segretario cittadino di Fratelli d’Italia, dice la sua sui Martiri del poligono (cinque partigiani uccisi dai fascisti).

 

 

La Nostra Posizione in riferimento alle esternazioni dell’assessore Buzzi.

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale del Lodigiano

El parla propi par fa ciapà aria ai dent! Così si dice in dialetto lodigiano di chi esprime pareri senza avere le conoscenze minime. A questo modo sembra essersi comportato l’assessore Buzzi esprimendo la sua opinione sulla cerimonia dei martiri del Poligono, che da più di settant’anni si celebra da parte del Comune e dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia.

Non c’è però ingenuità nel suo comportamento. La prova? Non una parola di condanna per gli assassini, né di pietà per i fucilati.

Buzzi motiva il suo dissenso a questo modo: “Trovo l’iniziativa dei martiri del Poligono anacronistica.” E perché? “A questo punto andrebbero ricordati anche i martiri che hanno contribuito all’Unità d’Italia.”

Buzzi può pensarla come vuole, peggio per lui, ma non può mistificare le cose. Non può non sapere che il Risorgimento ha creato un assetto, quello del primo stato unitario, che è stato distrutto da fascismo. E nemmeno può cancellare (e magari lo vorrebbe) il fatto che l’Italia attuale si regge su istituzioni nate dalla Resistenza e dalla Costituzione, cioè esattamente per quello per cui combatterono e morirono gli assassinati del Poligono. Dove starebbe l’anacronismo?

Buzzi ignora forse questo significato della cerimonia? Oppure vuole, com’è purtroppo di moda in questi anni, svilire il contributo dei partigiani nell’abbattimento del regime fascista e nella cacciata dell’invasore tedesco?

Se è uno smemorato, glielo ricordiamo. Le fonti storiche più accreditate danno queste cifre: 44.720 partigiani caduti in combattimento in Italia; circa 10.000 militari passati in movimenti di resistenza all’estero (soprattutto Jugoslavia e Albania, ma anche Grecia e Francia, esclusi gli italiani già emigrati in Francia o naturalizzati) e altri 10.000 morti nella deportazione. Dati forniti da Giorgio Rochat, uno dei maggiori storici di storia militare operanti in Italia.

Buzzi è assessore? Dunque sarebbe tenuto a rispettare l’istituzione nella quale è stato chiamato. La cerimonia del 22 agosto è parte costitutiva di questa istituzione, dal punto di vista della memoria e dei valori su cui si regge oggi la coesistenza civile.

Anzi, si può dire che il ricordo dei fucilati del Poligono rappresenta il manifesto morale, che testimonia che il Comune di Lodi e la sua popolazione riconoscono ai partigiani uccisi il ruolo di riferimento storico, politico e morale.

Ma forse è inutile ricordare queste verità: non ci sono rimedi per uno smemorato volontario.
Noi la memoria ce l’abbiamo.
E siccome nel caso della celebrazione del 22 agosto non si tratta di opinioni, ma di accettare o meno i fondamenti della nostra democrazia nella memoria dei suoi fondatori (questo è il significato sacralmente laico che ha la parola martiri usata per i fucilati del Poligono), ci pare che il parere dell’assessore Buzzi non possa essere accettato dall’istituzione comunale. Buzzi pensi pure quello che crede, ma la sua esternazione a “Il Cittadino” è in netto contrasto con il suo ruolo di servizio del comune, che andrebbe svolto con competenza nell’ambito tecnico e con dignità e coerenza con i principi fondativi dell’istituzione.

Si dimetta.

Ufficio di Presidenza
ANPI Provinciale del Lodigiano
Lodi, 14 agosto 2017

  22.08.17 14:45:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Attività in Lombardia, Iniziative, Comunicati, Antifascismo, Resistenza, Comitati Provinciali, Sezioni, Novità, Memoria, Anniversari, Ricorrenze, Commemorazioni, Cultura
Novembre 2024
L M M G V S D
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 << <   > >>

L'ANPI Regionale

L'ANPI Regionale della Lombardia ha sede a Milano in via Federico Confalonieri, 14 (MM2 Verde - Gioia o Garibaldi) - (MM5 Lilla - Isola), tel. 0276020620, 0276023372 / 73 (maggiori informazioni)

ANPI Lombardia su Facebook

Cerca tra le pagine della Lombardia

Credits: b2evo