PER NON DIMENTICARE: LA STRAGE DI BOLZANO - ANGELO PREDA
Monza, mercoledì 12 settembre 2018, PER NON DIMENTICARE: LA STRAGE DI BOLZANO - ANGELO PREDA
Nato a Verano Brianza il 12/10/1917, era figlio di panettieri con la bottega a Monza agli Artigianelli. Fu arrestato Monza l’11/03/1944 perché era in contatto con gli inglesi tramite una radio ricetrasmittente che aveva in casa.
Al momento dell’arresto Angelo Preda era sergente maggiore del 12° Reggimento Genio “Intelligence Service”. Dopo il trasferimento a Peschiera Borromeo venne deportato nel lager di Bolzano.
Il 12 settembre 1944, Angelo Preda con altri 22 militari italiani inviati in missione dal servizio informazioni del Governo di Brindisi e dagli Alleati, furono prelevati dal lager all’alba, caricati seminudi su un camion, e portati nelle stalle della caserma Mignone. Qui – alla presenza del ten. Tito, già comandante del campo di Fossoli – furono uccisi uno alla volta con un colpo alla nuca dal maresciallo Haage, aiutato dalle guardie Misha Seifert, Otto Sain, Karl Gutweniger, Mayr.
Misha Seifert e Otto Sain, ubriachi se ne vantarono la sera stessa al Moretti.“Wir haben heute die Lause zerquetsch “ abbiamo schiacciato i pidocchi comunisti- badogliani . Fuggiti alla fine della guerra, riuscirono a sottrarsi alla giustizia perché anche il loro caso fu insabbiato nel cosiddetto “armadio della vergogna”.
Solo alla fine degli anni ’90 il fascicolo a loro carico finì sul tavolo del procuratore militare di Verona Bartolomeo Costantini, il quale riuscì a rintracciare Seifert a Vancouver e ad istruire un processo per 15 gravissimi capi di accusa. Nel novembre 2000 Seifert fu condannato all’ergastolo in contumacia. La pena fu poi confermata in via definitiva. Il criminale nazista è stato estradato in Italia nel 2008.