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TREVISO, “RESISTERE NON INVECCHIA”

Dal quindicinale dell’ANPI di Treviso - n. 15 del 31 marzo 2012 a cura di Luigi Calesso (allegato) riportiamo la lettera aperta al Ministro dell’Interno Cancellieri: Nazifascisti a Treviso. Ora basta.

Nazifascisti a Treviso. Ora basta.
Lettera aperta al Ministro dell’Interno Cancellieri.

La misura è colma.
Non è più possibile assistere a Treviso e in provincia ai continui atti di apologia del fascismo da parte di vere e proprie organizzazioni di mascalzoni che inneggiano a Hitler e a Mussolini.

Costoro compiono atti di violenza e di provocazione verso giovani antifascisti, rei soltanto di difendere la Costituzione e le leggi della Repubblica nata dalla Resistenza.

Stiamo assistendo in certi casi a vere e proprie azioni squadriste tra l’indifferenza di chi dovrebbe vigilare sull’osservanza delle leggi repubblicane.

Abbiamo assistito persino all’irruzione di un manipolo nazifascista nella sede di un giornale cittadino.

L’antisemitismo e l’incitamento all’odio razziale sono una costante nell’azione di questi gruppi.

Recentemente è stato diffuso su You Tube un video vomitevole di oltraggio a Anna Frank. Pare che la magistratura abbia individuato alcuni degli autori di questi atti: speriamo che la punizione sia esemplare.

Abbiamo trovato del tutto fuori luogo la dichiarazione del Questore, che anziché mettere in guardina gli autori delle scritte naziste comparse sui muri, ha minacciato di punire chi ha espresso la volontà di cancellarle.

Prefetto e Questore dovrebbero piuttosto prendere per un orecchio il sindaco leghista Gobbo ed imporgli di compiere il suo dovere: fare cancellare le scritte fasciste. Quella italiana è la Repubblica nata dalla Resistenza, non quella di Salò.

Treviso ha peraltro un triste passato. Qui si esercitarono Freda e Ventura per le loro macabre imprese: piazza Fontana, le stragi sui treni.

Treviso fu inoltre palestra di Fioravanti, Mambro e Cavallini. Bologna piange ancora le vittime della strage alla stazione ferroviaria.

Basta minimizzare. Organizzazioni come Forza Nuova o Casa Pound non sono compagnie di ragazzotti intemperanti.
Dietro costoro ci sono gruppi reazionari europei e italiani dediti alla sovversione, che approfittano anche della crisi economica per alimentare il caos.

Evitiamo che si ripetano episodi come quelli dell’assassinio dei nigeriani a Firenze o della strage in Svezia o di quella di questi giorni a Tolosa, compiuta da un fanatico islamico.

L’Europa tutta deve assumere efficaci iniziative culturali e politiche per stroncare la violenza nazifascista.
Le autorità che tollerano o minimizzano questi comportamenti sono conniventi.

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Comitato Provinciale di Treviso via Isonzo 10 – 31100 Treviso - tel./fax 0422 260113 – anpitreviso@libero.it

  07.04.12 08:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Antifascismo, Resistenza, Comitati Provinciali, Sezioni, Novità, Memoria, Pubblicazioni, Neofascismo, Cultura
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