MILANO, ”ALFREDO PIZZONI E IL FINANZIAMENTO DEL CLNAI”
Mercoledì 3 dicembre 2014 alle ore 18,00 presso la sede dell’ANPI Provinciale di Milano, in via San Marco 49, presentazione del libro:"ALFREDO PIZZONI E IL FINANZIAMENTO DEL CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia)”
introduce:
Roberto Cenati, Presidente dell’ANPI Provinciale di Milano
intervento di:
Pietro Pizzoni, figlio di Alfredo
Alfredo Pizzoni - Biografia
Nasce a Cremona il 20 febbraio 1894. Conseguita la maturità classica a 16 anni, continua i suoi studi a Oxford e a Londra fino alla scoppio della prima guerra mondiale a cui partecipa come ufficiale dei bersaglieri, decorato con la medaglia d’argento al valor militare.
Viene fatto prigioniero, rimpatria, si aggrega al corpo di spedizione inglese in Palestina. In seguito partecipa all’impresa di Fiume.
Nel 1920 si laurea in giurisprudenza a Pavia. Subito dopo entra nel Credito Italiano, dove inizia una brillante carriera che lo porterà, con responsabilità sempre maggiori, fino ai vertici dell’istituto.
Nel 1922 sposa Barbara Longa: dal loro affettuoso sodalizio nasceranno cinque figli.
Sono quelli gli anni in cui comincia a frequentare gruppi politici antifascisti e in cui matura la sua adesione al movimento “Giustizia e Libertà". Rinunciando agli esoneri, cui aveva diritto, torna alle armi con il grado di maggiore dei bersaglieri nel secondo conflitto mondiale: nel gennaio 1942 merita la sua seconda medaglia al valore per il comportamento tenuto nell’organizzare l’evacuazione del suo battaglione durante l’affondamento della motonave Victoria diretta in Libia.
Congedato a seguito di un intervento chirurgico, partecipa attivamente alla Resistenza: il suo nome di battaglia é Pietro Longhi. Viene nominato presidente del CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) e in questa veste cura e dirige personalmente il delicato compito di finanziare l’insurrezione.
Al termine della guerra la sua azione sarà riconosciuta con le più alte onorificenze dei governi americano, francese ed italiano.
Eletto nel 1945 presidente del Credito Italiano, ricopre numerosi incarichi che ne fanno una fra le figure più importante della ricostruzione nazionale.
Si spegne a Milano il 3 gennaio 1958.