CHESIO, “NEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA FEROCIA NAZIFASCISTA”
Domenica 10 maggio si terrà l’annuale Commemorazione degli eccidi di Forno e Chesio con il ricordo di tutti i partigiani e i civili caduti nella Lotta di Liberazione in Valstrona.
Quest’anno la commemorazione si terrà a Chesio, a partire dalle ore 9,30, preceduta dall’inaugurazione del nuovo cippo al Ponte Romano di Strona (alle ore 9,00) in ricordo del partigiano Ermelindo Leonardi e seguita, al termine della cerimonia, dalla deposizione degli omaggi floreali alla lapide di Strona e al Monumento di Forno.
P.S. Il ritrovo, per chi volesse salire in Valstrona con il gruppo dell’ANPI di Omegna, è come al solito nel piazzale della Stazione di Omegna entro le 8,30
PROGRAMMA - DOMENICA 10 MAGGIO 2015
- Ore 9.00 - Inaugurazione del nuovo cippo in memoria di Ermelindo Leonardi al “Ponte Romano”
- Ore 9,30 - Ritrovo a Chesio, piazza Tempio della Vittoria (Cravetta) Santa Messa in suffragio dei Caduti
A seguire:
- Deposizione di un omaggio floreale al Monumento in ricordo dei Fucilati di Chesio
- Saluto delle Autorità
- Orazione commemorativa della prof.
ANTONELLA BRAGA - dell’Associazione Casa della Resistenza
Presterà servizio durante la cerimonia la Banda Musicale di Fornero
Al termine:
Deposizione di un omaggio floreale alle lapidi di Strona e Forno
Nel ricordo delle vittime della ferocia nazifascista:
i medici e i feriti dell’infermeria fucilati a Forno
Adriano Corà,
Vito Casaburo Sossio,
Giovanni Gastaldi,
Luigi Comoli,
Lino e Piero De Micheli,
Aurelio Godi,
Bruno e Luigi Meneghini
i partigiani fucilati a Chesio
Bernardo (Nardino) Bariselli,
Enrico Bionda,
Nicola D’Angelo,
Rodolfo Morandi,
Elio Sammarchi,
Giovanni Sozzi
i partigiani fucilati a Strona
cap. Guido Camussi,
Luca Ceresa,
Giuseppe Fortis,
Giuseppe Nichini
il partigiano valstronese caduto in Jugoslavia
Serafino Piana - (medaglia d’argento al v. m.)
gli altri Caduti, partigiani e civili, in Valle
Aldo Baldioli,
Calogero Calleri,
Romolo Colli,
Cesare Fornara,
Ermelindo Leonardi,
Giustina Peretti,
Federico Salaroli,
Armando Tosi
e il partigiano georgiano “Ilia”