MILANO, “LIDIA MENAPACE E GIOVANNI RUBINO”
Mercoledì 20 maggio 2015 ore 17,00 in via San Marco 49, Milano, ANPI LIBRI presenta DUE eventi: una MOSTRA e un LIBRO.
ore 17,00 - Inaugurazione e Presentazione del catalogo
Giovanni Rubino
Fare Memoria
Mostra antologica dell’opera grafico-pittorica
ore 18,00 - Presentazione del libro di Lidia Menapace
Io, partigiana. La mia Resistenza
Prefazione di Carlo Smuraglia
Manni, 2014
L’Autrice ne discute con
Eleonora Bonaccorsi (Punto Rosso) e Rosangela Pesenti (UDI)
In collaborazione con Punto Rosso
Giovanni Rubino ricopia, ricalca nomi, luoghi, date, nascite, morti per assassinio nazi-fascista. Costruisce ed elabora memoria per chi ha coscienza, e per chi non sa, non vorrebbe sapere e nega. Quando nomi nuovi saranno affiorati dalla ricerca, Rubino tornerà a ricalcare a frottage anche quelli. Nomi, di luoghi e di persone, denominatori di assenze/presenze profonde: conoscere il nome è possederne l’essenza/presenza profonda.
Conoscere un nome non significa solo facilitare l’identificazione: il nome rappresenta l’identità, l’essenza degli esseri. Questo vale per tutti gli esseri viventi ma vale a maggior ragione per gli esseri umani. Sa bene Rubino che ogni lettera di ogni nome, ogni nome è vettore di energia che lega l’umanità al divenire. Una delle decisioni simbolicamente più terribili dei nazi-fascisti è stata la cancellazione dei nomi, la trasformazione delle persone in numeri.
Conoscere il nome è conoscere l’essenza/presenza dell’universo, è fare memoria per costruire consapevolezza e vigilanza per la democrazia e il rispetto degli/tra-gli esseri; significa ridare identità a quelle persone che ne sono state violentemente private.
Lidia Menapace (Novara, 1924) è una protagonista della storia sociale, politica e culturale degli ultimi sessant’anni in Italia. Staffetta partigiana, prima donna consigliera e assessora della provincia di Bolzano, cattolica, simpatizzante del PCI, senatrice della Repubblica italiana, pacifista e femminista militante, in questo libro racconta per la prima volta la sua esperienza nella Resistenza attraverso i grandi eventi storici e gli episodi di eroismo personale e collettivo. La tessera del pane e i bombardamenti, la solidarietà tra famiglie e le fughe in bicicletta, la distribuzione dei giornali clandestini e la paura dei posti di blocco dei nazifascisti, la consegna dei messaggi in codice imparati a memoria, l’aiuto prestato a un giovane ebreo nella fuga in Svizzera, i libri sui sindacati letti di nascosto, lo studio al lume di candela durante il coprifuoco … E poi, la presa di coscienza graduale del valore politico della Resistenza, che coinvolse le energie migliori della Nazione, e che pose le fondamenta teoriche e pratiche del progetto di una società solidale e partecipata il quale, se trovò un seguito forte nella Costituzione, fu poi tradito nella storia reale dell’Italia. Ma, come le scriveva in un bigliettino il generale Alexander, al comando delle forze alleate, “Lidia resisté"; e la Menapace continua ancora oggi a combattere. Una fondamentale testimonianza, storica e coinvolgente, corredata da schede di approfondimento che guidano nella lettura anche un pubblico di giovani.
Lidia Menapace, membro del Comitato nazionale ANPI, ha pubblicato: Il futurismo. Ideologia e linguaggio (1968); L’ermetismo. Ideologia e linguaggio (1968); Per un movimento politico di liberazione della donna (1973); La Democrazia Cristiana (1974); Economia politica della differenza sessuale(1987); Né indifesa né in divisa (1988); Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno? (2000); Resisté (2001); Nonviolenza (2004); Lettere dal Palazzo a cura di M. Lanfranco e L. Martocchia,(2007); Un anno al senato - Lucido diario di fine legislatura a cura di L. Martocchia - una cronaca impietosa sulla fine legislatura del Governo Prodi (2008).
Eleonora Bonaccorsi è membro della redazione delle Edizioni Punto Rosso.
Rosangela Pesenti, insegnante, councellor, analista transazionale, formatrice, scrittrice e saggista, è attiva nell’Unione Donne in Italia e nel Gruppo Sconfinate di Romano di Lombardia.