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GLI INTELLETTUALI E LA GRANDE GUERRA

Martedì 28 novembre 2017, ore 18,00 alla Casa della Memoria, Via Federico Confalonieri 14 - MILANO - MM5 lilla fermata Isola - MM2 verde fermata Melchiorre Gioia, ANPILibri propone:


GLI INTELLETTUALI E LA GRANDE GUERRA
SCRITTORI, ARTISTI, POLITICI ITALIANI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE TRA INTERVENTISMO E OPPOSIZIONE
Ecoistituto valle del Ticino - Città di Legnano - ANPI Legnano, 2016

Presentazione a cura di Giancarlo RESTELLI

Una raccolta di saggi di docenti di scuola superiore che operano in campo culturale. Perché un libro sugli intellettuali italiani, senza trascurare i politici, al tempo della Grande Guerra? Per non dimenticare che dal 2014 al 2018 ogni anno appartiene al centenario di questa guerra che ha provocato grandi cambiamenti in Europa (fascismo, nazismo e seconda guerra mondiale), senza contare le vittime. E per studiare da vicino il ruolo degli intellettuali italiani nella guerra: non ci furono solo gli interventisti di “destra” e di “sinistra” con i loro carichi di ideologie. Sconcerta che accanto a nazionalisti come Corradini, Gentile e Mussolini ci fossero sinceri democratici come Lussu, Salvemini, Amendola, Battisti, Ungaretti …. Un’inedita alleanza tra futuri fascisti e futuri antifascisti in nome della “guerra giusta". Anche a sinistra ci fu molta confusione o poco coraggio. Poco coraggio nel Partito socialista la cui direzione prese la posizione pilatesca del “né aderire né sabotare” come se la guerra non riguardasse i lavoratori. Il risultato furono le centinaia di migliaia di contadini e operai massacrati al fronte. E confusione ideologica ci fu tra quei sindacalisti rivoluzionari (Corridoni, De Ambris …) convinti che la guerra avrebbe preparato la rivoluzione socialista. Invece in Italia fu il fascismo. E infine i pacifisti e gli antimilitaristi, la cui voce, frenata dagli apparati repressivi, non è stata in grado di contrapporsi al patriottismo dilagante e di giungere fino alle trincee. L’obiettivo non è parlare degli intellettuali italiani in maniera esaustiva - mondo così complesso da rendere vana ogni sintesi - ma di dare un’idea non superficiale delle voci e delle ideologie che nacquero, si affratellarono talvolta, si combatterono e morirono tra il ’15 e il ’18 così come si combatteva e si moriva realmente sui campi di battaglia.

 

Giancarlo Restelli insegna Italiano e Storia presso l’Istituto Tecnico “Antonio Bernocchi” di Legnano.
Collabora con l’Anpi e l’Amministrazione Comunale di Legnano per il “Giorno della Memoria” fin dalla sua istituzione. Ha lavorato con l’Aned di Milano e il Centro Buonarroti della stessa città. In occasione delle ricorrenze del 25 Aprile ha realizzato ricerche storiche sulla Resistenza e le stragi naziste in Italia. Da anni è impegnato in scuole, sale comunali, associazioni culturali e biblioteche per la trattazione di tematiche attinenti i propri studi. Tra le ultime pubblicazioni: I deportati politici dell’Alto Milanese (2014) e Tra fili spinati e trincee.
L’inutile strage che segnò il Novecento (2015). Attualmente lavora a un libro su Legnano durante la Grande guerra.

INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti disponibili


  28.11.17 17:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Attività in Lombardia, Commenti e dibattiti, Iniziative, Comitati Provinciali, Libri, Sezioni, Novità, Memoria, Pubblicazioni, Cultura
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