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3 SETTEMBRE: 38° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE MAFIOSA DI VIA CARINI - PALERMO

Il 3 settembre ricorre il 38° anniversario della strage mafiosa di via Carini, in cui persero la vita il  Prefetto di Palermo Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo. 

Dopo la firma dell'armistizio, successiva alla caduta di Mussolini e del fascismo, Carlo Alberto Dalla Chiesa partecipa alla Resistenza. Rimane, dopo l'8 settembre 1943, al comando di una tenenza isolata e organizza nel territorio di San Benedetto del Tronto, nelle Marche, la resistenza di civili e militari, recuperando uomini, armi, munizioni che impiega per costituire nuclei partigiani, oltre a diventare il responsabile delle trasmissioni radio clandestine. Dopo la Liberazione, dal 1966 al 1973 torna in Sicilia e, con il grado di colonnello, guida la Legione Carabinieri di Palermo. Lì inizia una serie di indagini su Cosa Nostra che porta al “Dossier dei 114”con il quale si comincia a far luce sulle commistioni tra mafia e politica. Grazie al dossier vennero assicurati alla giustizia 76 boss mafiosi, tra cui Gerlando Alberti e Frank Coppola. La particolare innovazione voluta da Dalla Chiesa fu quella di modificare le destinazioni di confino dei boss malavitosi: non più nelle periferie delle grandi città del nord Italia, bensì le isole di Linosa, Asinara e Lampedusa. Dopo l'uccisione dell'on. Aldo Moro il generale Dalla Chiesa ricevette i pieni poteri per la lotta alle Brigate Rosse che furono debellate  anche grazie alla sua fermezza   e  determinazione. Nel 1982  l'emergenza criminale a Palermo era tale che a marzo il Governo comunicò a Dalla Chiesa la sua intenzione di nominarlo prefetto di quella città. Il Generale accettò l'incarico, anche per via della promessa di poteri eccezionali nel contrasto alla mafia.  L’arrivo a Palermo di Dalla Chiesa avvenne in un momento complicato: era appena avvenuto (30 aprile 1982) l’omicidio di Pio La Torre segretario regionale e deputato del PCI, e di  Rosario Di Salvo, suo compagno, con la città travolta da una nuova guerra di mafia. I poteri promessi dal governo  furono nulli, così come i mezzi e gli uomini. Nonostante ciò il Prefetto riuscì a farsi accettare dalla popolazione e ne cercò la collaborazione: parlò con gli studenti, incontrò gli operai del porto e dei cantieri, si fece vedere a sorpresa tra la gente. Nel frattempo continuò a chiedere i mezzi e i poteri necessari per combattere la mafia. Nonostante la mancanza di questi riuscì comunque a ottenere importanti conquiste sul piano investigativo. Nel giugno 1982 venne pubblicato il “rapporto dei 162”: una nuova mappa del potere mafioso a Palermo, che diede origine a 87 mandati di cattura e 18 arresti, evidenziando anche le commistioni tra mafia e politica.  

Giovedì 3 settembre 2020 a Milano, in piazza Diaz, alle ore 18,30 , su iniziativa di Libera, verrà ricordata la strage mafiosa di via Carini.

  03.09.20 16:30:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Commenti e dibattiti, Iniziative, Comunicati, Comitati Provinciali, Sezioni, Novità, Memoria, Testimonianze, Anniversari, Ricorrenze, Cultura, Terrorismo
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