QUEST’ANNO UNA BEFANA ANTIFASCISTA PARTICOLARE PER ANPI BARONA MILANO
Niente “festa” ma nel consueto segno della solidarietà, un baule pieno di viveri, dolciumi e calze della Befana, una chitarra (e il suo Compagno fidato; Alessio Lega), pioggia, vento e neve, ma via sulla strada per Osnago, destinazione il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della VOSS.
Zona arancione, si può uscire da Milano, via che si parte, un lunedì mattina speciale, la bandiera dell’ANPI Barona Milano, un bidone di ferro che brucia la legna per scaldarsi, una tenda ed un container, uno spelacchiato albero di natale, con appeso dei nastri neri disperati, il viso di operaie e operaie che da quasi 30 giorni presidiano la loro fabbrica che il “padrone” ha deciso di chiudere. Difendono le loro “macchine” (vi ricordate i Partigiani che difendevano i loro macchinari durante la Resistenza, i piani di difesa delle fabbriche, che i nazisti e i fascisti svuotavano, “la produzione continua in Germania, e chi si oppone: campi di concentramento”) guardarsi negli occhi, che le parole le nasconde la mascherina, ma poi basta guardare le mani, gente che lavora, i segni delle schegge di metallo, dell’olio chimico, il nero della fatica sotto pelle. E allora ANPI ci deve essere, non lo dice il consueto comunicato, lo dice la presenza, il cantare insieme “Bella Ciao”, e “Cara moglie”, lo dice il silenzio della disperazione, ma poi l’occhio lucido di chi ti accoglie, e ti ringrazia, e non esiste il copia incolla della storia degli altri, la storia siamo noi… “La storia siamo noi, siamo noi padri e figli, siamo noi, bella ciao, che partiamo. La storia non ha nascondigli, la storia non passa la mano. La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.” Siamo noi che ringraziamo voi che dormite al freddo per difendere il lavoro, per difendere la dignità, per difendere i vostri sogni, la famiglia, i bambini, per difendere la speranza di un mondo migliore e giusto. Le parole, poche ma sincere, il scaldarsi insieme e ogni lapillo di legna bruciata che sale nell’aria rarefatta è un speranza di noi, insieme, di fare e non dire.
Grazie lavoratrici e lavoratori della VOSS di Osnago, grazie per quello che fate, noi siamo con voi siamo li, non ci si può abbracciare, ma il nostro abbraccio arriva da lontano, arriva dai Partigiani, dalle Partigiane, dalla Resistenza, dal coraggio della lotta sempre.
Osnago. 4 gennaio 2021.
Sezione ANPI Barona Milano