ONORE AI CINQUE MARTIRI DI CASSANO D'ADDA
Il 31 marzo 1945, a meno di un mese dalla Liberazione, a Cassano d'Adda furono fucilati, per rappresaglia, cinque partigiani. La loro tragica fine avviene in seguito ad un attacco sferrato il 28 marzo 1945 contro nazifascisti riuniti in una trattoria di Cassano. L'azione, guidata dal comandante della 105a Brigata Garibaldi Luciano Carminati e da Luigi Restelli commissario del distaccamento di Gorgonzola, è stata sfortunata: i nemici, messi in allarme, reagiscono. Nello scontro che segue viene ucciso un ufficiale tedesco, ma cade anche Luigi Restelli. All'indomani a Cassano d'Adda è la solita caccia all'uomo. Arresti, perquisizioni e interrogatori portano alla cattura del comandante, del commissario politico di Cassano e dello stesso Carminati che riesce a fuggire.
Quattro giovani partigiani, Giovanni Ballarati, Luigi Lodola, Giuseppe Fontana, Giuseppe Ruggeri vengono prelevati dal carcere di Monza nelle primissime ore della mattina del 31 Marzo 1945. Sono portati alla nove del mattino a Cassano d'Adda, davanti alla chiesa di San Dionigi dove li attendono venti uomini della Guardia Nazionale Repubblicana. I fucilati dovevano essere cinque. Perciò prima dell'arrivo dei condannati viene portato davanti alla chiesa anche il corpo di Luigi Restelli.
L'esecuzione avviene a ridosso della massicciata a destra del luogo in cui si trova oggi il monumento.