Testata  

ANTONIO MASI CI HA LASCIATO

ANTONIO MASI CI HA LASCIATO

Stento ancora a credere alla notizia che mi ha sconvolto nel pomeriggio di oggi: la scomparsa di Antonio Masi.

Antonio, del Comitato di Sezione dell’Anpi di Niguarda, mi è costantemente stato vicino negli anni della mia Presidenza all’Anpi. Con Antonio ho sempre avuto un rapporto molto stretto, di collaborazione e soprattutto di amicizia. Antonio era vulcanico nelle sue proposte. Con lui ho partecipato a numerose iniziative a Niguarda, rivolte soprattutto ai ragazzi delle scuole milanesi. Antonio sapeva catturare la loro attenzione, avendo avuto una lunga esperienza come insegnante. Non dimenticherò mai i giorni trascorsi diversi anni fa a Venafro, città natale di Antonio, per la presentazione del suo libro Voci di testimoni, la simpatia e il calore con cui ero stato accolto dai relatori e dai numerosi cittadini presenti. Antonio aveva rivolto il suo appassionato impegno allo studio della Resistenza, come grande fatto nazionale che ha riguardato, non soltanto Milano e il quartiere di Niguarda in cui abitava, ma anche il suo Molise e l’Italia meridionale. Mi è spiaciuto poi di non averlo potuto più accompagnare negli anni successivi a Venafro per gli impegni legati all’attività dell’Anpi Provinciale.

Il 9 agosto scorso Antonio mi aveva scritto manifestando il proprio profondo dolore per non poter partecipare alla cerimonia in piazzale Loreto a causa del covid. Lo avevo poi sentito proprio recentemente, dall’ospedale, nel quale era stato ricoverato per l’aggravamento delle sue condizioni di salute. Antonio si proclamava utopista. Mi aveva inviato questo messaggio: “Io continuo ad avere solo due tessere, della Cgil pensionati e dell’Anpi! Un utopista orgoglioso!”

Alla cara moglie Vincenzina, ai figli ai familiari esprimo la mia commossa e affettuosa vicinanza e quella dell’Anpi provinciale di Milano.

 

Roberto Cenati - Presidente Anpi Provinciale di Milano

 

 

Con la scomparsa di Antonio Masi se ne va un pezzo di storia del ‘900.

Quella dei migranti dal Sud nella Milano degli anni 50, una città a volte ostile e dove l’aiuto del Partito Comunista ai propri militanti era concreto nei bisogni essenziali come lo studio e la casa e a volte il lavoro.

E a quella storia e a quel Partito Antonio è stato legato fino alla fine. Nei ricordi e nella nostalgia. Non si riconosceva più in questa Italia, ormai da tempo.

Come ANPI gli siamo riconoscenti anche perchè chi in futuro studierà la storia della Resistenza a Niguarda lo farà partendo dai suoi libri in cui ha raccolto con pazienza e amore le testimonianze di quelli che c’erano.

Alla sua compagna di una vita e ai figli, ai nipoti e pronipoti il nostro abbraccio

Ciao Antonio.

ANPI Niguarda

 

Il nostro ultimo saluto ad Antonio Masi.

Antonio Masi ci ha lasciato.

“…Con la scomparsa di Antonio Masi se ne va un pezzo di storia del ‘900. Quella dei migranti dal Sud nella Milano degli anni 50, una città a volte ostile con i meridionali e dove l’aiuto del Partito Comunista ai propri militanti era concreto nei bisogni essenziali come lo studio e la casa e a volte il lavoro. E a quella storia e a quel Partito Antonio è stato legato fino alla fine. Nei ricordi e nella nostalgia. Non si riconosceva più in questa Italia, ormai da tempo…”

Comincia così il ricordo che la sezione ANPI di Niguarda ha postato sulla sua pagina facebook il 29 agosto e che da subito si è arricchito di centinaia di commenti, reazioni, ricordi.

Lo dicevo spesso ad Antonio negli ultimi due anni, nelle ore passate insieme in sezione ANPI, quando la sua età ormai molto avanzata (è mancato a 85 anni) gli faceva pensare alla propria morte e a come sarebbe stato il mondo senza di lui e se qualcuno si sarebbe ricordato di quello che aveva fatto e di come era vissuto. Lo dicevo certamente per consolarlo in questi suoi momenti di “debolezza” ma ero sincero quando gli facevo presente che in futuro tutti coloro che avessero voluto studiare la storia della resistenza a Niguarda avrebbero dovuto basarsi sui suoi libri, in cui ha raccolto con pazienza e amore le testimonianze di quelli che c’erano.

Antonio era nato a Venafro nel Molise non era di Niguarda ma a differenza di molti niguardesi “doc” che non se ne curano, è stato molto vicino alla storia e alle vicende umane di quei niguardesi, tutte persone “comuni” che a Niguarda in quegli anni del regime prima e della dittatura poi, fecero la differenza. E alla storia della Cooperativa, del Partito Comunista, dei Gruppi di Difesa della donna poi UDI. Molta della memorialistica raccolta sulla nostra storia antifascista viene dalla penna e dal sudore di Antonio Masi.

Anche se lui non era tra quella schiera di dirigenti e parlamentari o comandanti partigiani, pur illustri, a cui il nostro quartiere ha dato i natali: la messa in sicurezza di molta della nostra storia viene dalla passione di un proletario del Sud che ci ha donato come spesso succede con le storie di immigrazione, molto di più di quello che ha ricevuto. Un insegnamento per chi vuole coglierlo, anche all’Italia di oggi.

Nei prossimi giorni digitalizzeremo in formato pdf il suo primo lavoro scritto con il direttore di Zona nove Luigi Allori: “Antifascismo e resistenza. Niguarda e dintorni dal 1921 al 1945” la cui prima edizione uscì nel lontano aprile 1986. Chi volesse riceverne via mail una copia scriva a anpiniguarda@gmail.com.

 

per il direttivo della sezione Martiri Niguardesi: Angelo Longhi

 

  29.08.22 12:00:00 , a cura di Lombardia (contattaci), categorie: Commenti e dibattiti, Comunicati, Comitati Provinciali, Libri, Sezioni, Novità, Memoria, Testimonianze, Commemorazioni, Cultura
Aprile 2024
L M M G V S D
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 << <   > >>

L'ANPI Regionale

L'ANPI Regionale della Lombardia ha sede a Milano in via Federico Confalonieri, 14 (MM2 Verde - Gioia o Garibaldi) - (MM5 Lilla - Isola), tel. 0276020620, 0276023372 / 73 (maggiori informazioni)

ANPI Lombardia su Facebook

Cerca tra le pagine della Lombardia

Credits: CMS