Menu:

galleria fotografica

GALLERIA
FOTOGRAFICA


       




   La Deportazione vogherese

ALESSANDRO FERRARI DA GRADO

Nato a Voghera il 5 ottobre 1913, morto a Ebensee il 29 marzo 1944.
Studente universitario, è militare a Torino l’8 settembre, ritorna a casa e poi è di nuovo a Torino
per prendere contatto con la nascente Resistenza. Arrestato il 9 ottobre del 1943, dopo un
periodo nelle carceri torinesi è deportato a Mauthausen, dove giunge il 14 gennaio 1944.
Italo Tibaldi ha raccolto un "manifesto bilingue Tedesco-Italiano fatto affiggere dal
comandante tedesco della piazza militare di Torino il 4 gennaio 1944 con il quale si
annuncia alla popolazione, il trasferimento e la reclusione in uno ’Straflager’ di 50
elementi. A ciò farà seguito il trasporto da Torino Porta Nuova di 50 deportati
prelevati dal Carcere delle Nuove il 13 gennaio1944 giunto il giorno successivo a
Mauthausen. L’annuncio del trasporto è l’unico caso conosciuto"
.


Secondo la testimonianza di
un compagno di deportazione di
Voghera, reduce da
Mauthausen, Alessandro Ferrari Da Grado sarebbe
deceduto nel sottocampo di
Ebensee, in seguito a malattia.
Secondo il C.I.C.R.
a Mauthausen gli viene
assegnato il numero di
matricola 42284,
cat. "Schutzhaft"
(custodia protettiva), e muore il 29 marzo 1944 alle ore 16 a Ebensee, causa
del decesso: “Kreislaufschwäche" (debolezza circolatoria).

 

 



ALTRI DEPORTATI VOGHERESI


  • Angelo Arcalini, (Voghera) 1923, Dachau, Buchenwald, sopravvissuto
  • Alberto Behar, (Istanbul) 1891, Bolzano, sopravvissuto
  • Ulda Camerini Battaglia, (Parma) 1903, Auschwitz, deceduta
  • Libero Maggi, (Voghera) 1922, Bolzano, sopravvissuto
  • Pasquale Merli, (Voghera) 1891, Flossenbürg, deceduto
  • Mario Montagna, (S. Giuletta prov. PV) 1900, Mauthausen, sopravvissuto
  • Renato Percivalle, (Voghera) 1915, Gusen, deceduto
  • Carlo Selicorni, (Voghera) 1917, Flossenbürg, deceduto
  • Pietro Carlo Sesenna, (Voghera) 1926, Bolzano, sopravvissuto
  • Edilio Lazzati, (Zavattarello prov. PV) 1898, Mauthausen, sopravvissuto

 

 

 

 

 

Vai alla pagina precedente

Torna a "La deportazione vogherese"